Oltreoceano, entrano a pieno regime i lavori necessari alla definizione di una regolamentazione sulle criptovalute. Al framework pubblicato nelle scorse settimane dalla Casa Bianca fa seguito oggi un report pubblicato dal Dipartimento del Tesoro, così da rispondere a un ordine esecutivo firmato dal presidente Biden. Il prossimo step vedrà gli USA impegnati nella stesura delle norme che saranno poi sottoposte a voto e approvazione.
Un gap da colmare: gli USA e le regole sulle criptovalute
È questo l’obiettivo del documento “Report on Digital Asset Financial Stability Risks and Regulation” (PDF) appena pubblicato dal Financial Stability Oversight Council. Le 124 pagine che lo compongono passano in rassegna tutti i potenziali rischi per la stabilità finanziaria derivanti dal gap normativo che ancora affligge il settore. Tra gli obiettivi vi è anche quello di favorire l’innovazione. Riportiamo di seguito, in forma tradotta, le parole di Janet L. Yellen, segretario al Tesoro.
Questo report offre una solida base per i legislatori, mentre si è al lavoro con l’obiettivo di mitigare i rischi per la stabilità finanziaria degli asset digitali e per supportare i potenziali benefici dell’innovazione.
Quali sono i principali rischi presi in esame? Anzitutto, manovre riconducibili alle frodi e manipolazione delle attività di trading.
Il report conclude che le attività legate agli asset crypto pongono rischi alla stabilità del sistema finanziario statunitense ed enfatizza l’importanza di una regolamentazione appropriata, a partire da un’applicazione delle leggi esistenti. È vitale che le componenti del governo lavorino collettivamente per ottenere progressi sulla base di queste raccomandazioni.
Non sono escluse dal report nemmeno le stablecoin. Anche per questa tipologia di asset sono invocate regole chiare e precise. Una parte del documento fa riferimento esplicito a quanto accaduto con il collasso di TerraUSD.
Ricordiamo che a comporre il Financial Stability Oversight Council sono il già citato segretario del Tesoro e i vertici della Federal Reserve, oltre a rappresentanti della Securities and Exchange Commission e della Commodity Futures Trading Commission.