Era metà maggio quando il mondo delle criptovalute toccava il punto più alto della propria quotazione complessiva: si superavano per la prima volta i 2.500 miliardi di dollari di valore, cifra astronomica e – sebbene sia lecito credere in alcuni di questi progetti – sommariamente poco comprensibile. Eppure è questa la cifra a cui migliaia di criptovalute sono arrivate nel giro di pochi mesi, con una crescita verticale che ha accompagnato i mesi della pandemia senza mai rallentare l’ascesa del Bitcoin e dei suoi fratelli minori. Ora però la situazione è molto differente e da quel picco del 12 maggio sono passate meno di 2 settimane.
Le due settimane nere delle crypto
Sono settimane in cui è accaduto di tutto e proprio lo stillicidio di notizie avverse per il mondo crypto sembra aver incoraggiato una maggior prudenza negli investitori ed una maggior propensione alla monetizzazione da parte di chi nel frattempo aveva accumulato ingenti vincite. Una stretta legale in Oriente, tentazioni fiscali in Occidente, qualche parola di troppo da parte di Elon Musk e altre spallate hanno portato le maggiori valute ad una caduta repentina che ha determinato uno sgonfiamento del valore complessivo fino a 1500 dollari. Insomma: nel giro di 15 giorni il mondo crypto si è quasi dimezzato e ancora non si vedono segni tangibili di rimbalzo.
Non che non ci siano stati casi di crescita nel frattempo: SilkChain, LCX, Future1Coin, Salmon, Panda Finance: tutti nomi che cercano le luci della ribalta con crescite a tripla cifra e oltre, ma con valori assoluti ancor minimali. Per contro, i nomi che contano hanno messo a segno performance negative clamorose per un comparto ormai abituato ad una crescita che sembrava infinita (e che molti si ostinano a vedere come una semplice pausa di riflessione prima della prossima impennata). Solo nell’ultima settimana Bitcoin è sceso del 24%, Ethereum e Cardano del 40%, Binance Coin addirittura del 51%. Anche DogeCoin, la valuta che nelle prime fasi della caduta sembrava poter rappresentare la exit-way scelta da Elon Musk, crolla del 40%.
La settimana del Bitcoin è iniziato con un movimento laterale che vede galleggiare il valore attorno ai 35 dollari, in parte in cerca di rimbalzo ed in parte cercando di capire quale possa essere la prossima resistenza da mettere sotto stress. Il valore minimo è stato toccato nella giornata di sabato a quota 31 mila dollari, dopodiché la crypto più nota al mondo è tornata sui valori odierni. Inizia una settimana che si preannuncia intensa e tesa: lo sarà sicuramente per quanti hanno riversato nel mondo delle criptovalute risparmi e speranze e che ora cercano di capire se il rischio più grosso sia l’inflazione, il prezzo del petrolio o una bolla sgonfiatasi improvvisamente (senza però scoppiare).