Cosa può mettere a repentaglio la stabilità finanziaria? Lo ha chiesto la Federal Reserve, la banca centrale statunitense, chiamando in causa gli addetti ai lavori per compilare la nuova versione semestrale del Financial Stability Report (PDF). Tra i fattori potenzialmente destabilizzanti figurano anche le criptovalute.
FED: criptovalute minacciano la stabilità finanziaria
Come si può osservare nell’immagine qui sotto, il rischio maggiore è quello attribuito alle varianti del coronavirus resistenti ai vaccini, che potrebbero far segnare ulteriori aumenti nei volumi dei contagi e contribuire così a bloccare di nuovo l’economia, in conseguenza all’imposizione di lockdown e misure restrittive. Seguono tra gli altri le fluttuazioni dei tassi d’interesse, l’inflazione, le tensioni politiche e diplomatiche sull’asse Washington-Pechino, gli attacchi informatici e la voce che tira per la giacca le monete virtuali, incluse le stablecoin, indicata dal 20% circa di coloro interpellati.
Curiosamente, nelle 80 pagine che compongono la versione integrale del report, nonostante le altre voci siano passate in rassegna e analizzate in modo approfondito, di Bitcoin, Ethereum e Dogecoin non vi è alcuna traccia. Compaiono solo nel grafico in questione. Se qualcuno le ritiene un problema reale e concreto, forse l’evitare di affrontarlo non rappresenta la decisione migliore.
La scorsa settimana Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, rispondendo alle domande della stampa in merito all’attenzione riservata nell’ultimo periodo alle criptovalute (e in particolare alla crescita di Dogecoin), ha dichiarato quanto segue: Si vedono cose, nei mercati dei capitali, un po’ “schiumose”
. Il riferimento è a una possibile esplosione della bolla già ipotizzata da altri, esito di manovre prettamente speculative che rischiano di mettere a repentaglio chi sta guardando a questo ambito con la prospettiva di cavalcare il trend e far fruttare i propri risparmi.