E se la situazione che tutto il mondo sta vivendo anziché tradursi in una flessione per il mercato PC come ipotizzato da alcune previsioni ne stesse innescando una crescita almeno temporanea? È quanto sostenuto tra gli altri dal numero uno di Intel.
Intel: la crisi sta spingendo il mercato PC
Il fenomeno è presto spiegato: il blocco a casa dei lavoratori ora impegnati in modalità smart working ha convinto molti all’acquisto di un nuovo dispositivo con performance adeguate a reggere intere giornate di attività. Almeno per il primo trimestre dell’anno ne hanno dunque beneficiato sia i produttori di questo settore sia, più nel dettaglio, i chipmaker. Queste le parole di Bob Swan, da poco più di un anno CEO del gruppo, raccolte dalla redazione di Bloomberg.
È qualcosa di logico e intuitivo. Con le nostre vite sconvolte e il bisogno di fare sempre più cose in ambito domestico, dobbiamo assicurare che la tecnologia sia a disposizione perché tutto possa procedere nel modo più normale possibile. Questo si è tradotto in una forte crescita per la domanda di dispositivi, inclusi i PC, per i genitori che devono continuare a lavorare e per i figli che li devono impiegare a fini educativi.
Intel sta assistendo a una dinamica simile anche per quanto riguarda i processori destinati ai server dei data center poiché le richieste di erogazione dei servizi cloud sono aumentate di pari passo con il numero di utenti bloccati in casa, sia nell’ambito business (pensiamo alle videoconferenze) sia in quello consumer (comunicazione privata, intrattenimento ecc).
La verità è complessa, però: in realtà la supply chain che porta alla produzione di pc ha subito gravi rallentamenti e anche parte della domanda (lato business) è stata frenata da un improvviso blocco di attività e investimenti. Il trend di breve periodo è pertanto fortemente in ribasso, ma all’interno di dinamiche che possono suggerire un interessante rimbalzo nella seconda metà dell’anno. Per il mondo desktop potrebbe essere una scossa positiva, insomma, che porterà al segno “più” dopo aver scontato uno shock immediato in condivisione con il resto dell’economia internazionale.