Web (internet) – “Si tratta di un modo per far sì che i genitori paghino nuove tecnologie, e non è questo il modo di guardare avanti. Se si tratta di un’attività commerciale si deve essere onesti, fornire i finanziamenti adatti e non mascherare la cosa”: queste alcune delle critiche che secondo Silicon.com vengono rivolte in queste ore all’iniziativa Microsoft per portare un computer sulle scrivanie di tutti gli alunni americani. Un’operazione valutata in circa un milione di dollari.
Tra le voci critiche, comunque, viene ripresa dalla rivista americana anche quella di David Taylor, presidente della Certus, secondo cui se Microsoft sarà beneficiata dall’iniziativa molto di più lo saranno gli alunni: “Microsoft è minacciata su più fronti e quindi tenta di legarsi al mondo dei giovani. Ma queste non sono droghe, questo è qualcosa che aiuterà i giovani. Anche altre aziende dovrebbero fare lo stesso”.