Da quando ha preso il controllo del social network Twitter, poi diventato X, Elon Musk ha cercato di presentare la sua piattaforma come un modello di libertà di espressione. Questa immagine è stata offuscata fin dall’inizio, quando il miliardario ha bannato chi lo criticava o seguiva il suo piano. Ma con il suo sostegno ufficiale a Donald Trump, Elon Musk è diventato anche un oggetto di discussione politica, e quindi di polemiche più accese. Ed è proprio una di queste, negli ultimi giorni, ad aver infiammato il mondo… da parte repubblicana!
Guerra civile tra i sostenitori del MAGA
Negli ultimi giorni nulla è andato per il verso giusto nel mondo repubblicano. La causa? La spaccatura dell’ecosistema MAGA in due campi sulla questione dell’immigrazione: uno che difende l’immigrazione legale selettiva, l’altro che vuole ridurre o porre fine a tutti i tipi di immigrazione.
Elon Musk si è schierato con la prima e, dopo alcuni giorni di polemiche alla fine di dicembre, il miliardario avrebbe preso provvedimenti contro i suoi critici. Una delle principali voci conservatrici del campo X, Laura Loomer, ha accusato Elon Musk di aver demonetizzato il suo account e di averle tolto il badge di verifica.
All of our influencers have now lost verification status, as well as our own page.
Our brand did nothing.
We spoke out against HB1 visas and it appears that @elonmusk intentionally shut us down?
Is this the new status quo from America’s “most free” social media platform? pic.twitter.com/xR52akspuu
— Conservative 🇺🇸 (@ConservativeOG) December 27, 2024
Una misura che, a quanto pare, è stata applicata a molti account MAGA di spicco che hanno recentemente criticato Elon Musk per il suo sostegno all’immigrazione legale. Altri account sono stati semplicemente sospesi dalla piattaforma.
Elon Musk non incontra più l’unanimità dei consensi
In cambio, Elon Musk ha spiegato che “portare il top 0,1% dei talenti ingegneristici attraverso l’immigrazione legale è essenziale perché l’America continui a vincere”. Esasperato dalle critiche, ha anche ritenuto che gli internauti che lo accusano siano “razzisti”. Dopo diversi giorni di silenzio, Donald Trump gli ha dato un timido sostegno in un’intervista al New York Post.
A riprova della virulenza del momento, un altro influencer conservatore, Charles C. Johnson, ha dichiarato di essere stato bandito da X dopo aver parlato dell’investimento del padre in una miniera di smeraldi nel Sudafrica dell’apartheid. Tutto questo è un presagio dell’anno 2025 che dovremmo trascorrere in rete?