La percezione degli utenti avvezzi alla condivisione di contenuti online è che i gruppi di discussione di Usenet offrano un livello di protezione da file fasulli e malware tendenzialmente superiore a qualunque altra rete pubblica utilizzabile per lo scambio dei dati. Ora, grazie all’introduzione della possibilità di cifrare il traffico che passa sul protocollo NNTP , il network offre uno strumento in più per rendere sicure le discussioni e la condivisione di file e informazioni.
In risposta alle richieste di una protezione aggiuntiva alla privacy degli utenti di Usenet, il newsgroup provider Giganews ha infatti annunciato , nella giornata di venerdì scorso, l’introduzione di un servizio di cifratura del traffico generato dai gruppi di discussione. Giganews è il maggior provider di accesso alla rete Usenet, sia per gli utenti privati attraverso un sistema di sottoscrizioni che per gli Internet Provider in outsourcing: attualmente l’azienda IT serve 10 milioni di utenti in 180 paesi nel mondo.
“Encrypted Usenet (com’è stato battezzato il nuovo servizio, ndr) permette ai clienti Giganews di partecipare ai newsgroup di Usenet in maniera sicura e privata”, si legge nella press release che annuncia l’iniziativa. “Tutti i dati che passano dai server Giganews al computer degli utenti vengono cifrati. Tali informazioni includono i dati di accesso, gli articoli, i post e gli header dei messaggi. Per la prima volta Giganews offre un sistema che garantisce sicurezza, privacy e anonimato su Usenet”.
Stando a quanto comunica l’azienda, il traffico sui newsgroup viene cifrato utilizzando SSL , lo stesso protocollo impiegato per le connessioni sicure ai siti web di operatori finanziari o degli store online. L’opzione viene offerta come un servizio aggiuntivo alla sottoscrizione ai gruppi dal costo di 5 dollari al mese .
Va detto che la stessa natura organizzata dei gruppi, unita all’opera di indicizzazione dei file disponibili portata avanti da portali quali Newzbin.com , ha largamente ridotto il rischio di incappare in worm, trojan e porno giapponesi al posto del ricettario messicano o dell’emulatore di un vecchio arcade che si stava cercando. In questo, Usenet è diventata simile ai network di peer-to-peer oggi maggiormente diffusi quali BitTorrent e eDonkey2000 che, grazie appunto al file indexing e ai sistemi di commento che gli utenti possono condividere assieme ai contenuti, hanno ridotto la possibilità di ricevere brutte sorprese alla conclusione dei download.
Da qui evidentemente la mossa di Giganews che nella richiesta di proteggere il traffico dei client e degli scambi vede una grossa opportunità economica. Molti utenti vorrebbero oscurare le attività di rete per passare indenni agli occhiuti controllori automatizzati di organizzazioni anti-file sharing come RIAA o contrastare lo strozzamento della banda della connessione già messo in pratica (sebbene in sordina e senza alcuna dichiarazione esplicita) da parte di alcuni ISP nazionali e non .
Alfonso Maruccia