Anche Apple si unisce a Signal, WhatsApp e altre aziende per chiedere la modifica della proposta di legge, denominata Online Safety Bill, attualmente in discussione al Parlamento del Regno Unito. L’azienda di Cupertino si oppone fermamente alla disattivazione della crittografia end-to-end di iMessage.
Apple contro il governo UK
L’obiettivo della legge Online Safety Bill è proteggere i minori attraverso il monitoraggio dei messaggi e l’individuazione dei cosiddetti contenuti CSAM (Child Sexual Abuse Material). Ofcom, l’equivalente britannico dell’italiana AGCOM, potrebbe imporre ai fornitori dei servizi l’uso di una tecnologia per la scansione dei messaggi. Secondo WhatsApp, Signal e oltre 80 organizzazioni, esperti e accademici, il rispetto della legge richiede la disattivazione della crittografia end-to-end.
Apple voleva integrare una simile funzionalità in iOS 15, ma ha cambiato idea dopo le numerose critiche ricevute. Ora si schiera dalla parte di WhatsApp e Signal, in quanto la crittografia end-to-end è presente in iMessage. L’azienda di Cupertino ha dichiarato:
La crittografia end-to-end è una funzionalità fondamentale che protegge la privacy di giornalisti, attivisti per i diritti umani e diplomatici. Aiuta anche i cittadini comuni a difendersi dalla sorveglianza, dal furto di identità, dalle frodi e dalle violazioni dei dati. Il disegno di legge sulla sicurezza online rappresenta una seria minaccia per questa protezione e potrebbe mettere a rischio i cittadini del Regno Unito. Apple esorta il governo a modificare il disegno di legge per proteggere la crittografia end-to-end a beneficio di tutti.
Secondo il governo britannico è possibile effettuare la scansione dei messaggi senza disattivare la crittografia end-to-end, ma probabilmente non conosce il funzionamento della tecnologia. La legge dovrebbe essere approvata entro l’estate. In caso di violazione, i fornitori dei servizi rischiano una sanzione fino al 10% delle entrate globali, mentre i dirigenti rischiano la prigione. Signal ha già comunicato che andrà via dal Regno Unito.
Aggiornamento (30/06/2023): un emendamento alla legge ha introdotto l’obbligo per siti, piattaforme social e altri servizi di utilizzare un sistema più avanzato per la verifica dell’età, in modo da impedire ai minorenni di accedere a determinati contenuti (pornografia, autolesionismo o disordini alimentari).