Chi ha intravisto nel cryptocrash di un mese fa l’occasione giusta per puntare su Bitcoin, pronosticando un rimbalzo verso l’alto dato da più parti per certo e imminente, rischia ora di trovarsi con in mano un pugno di mosche. La criptovaluta non è tornata a correre. Anzi, ha vissuto nelle ultime 24 ore un’ennesima giornata nera. Un crollo. Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, la sua quotazione si attesta a circa 23.800 dollari. È la metà rispetto a quanto fatto segnare tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, mai così in basso da un anno e mezzo fa.
-14% in 24 ore: il crollo di Bitcoin (di nuovo)
La responsabilità del trend è attribuita da analisti e addetti ai lavori al clima di incertezza che permea l’intero scenario economico globale, a testimonianza di come la natura decentralizzata dell’asset (e più in generale di tutte le criptovalute) non renda BTC immune dagli scossoni che impattano su mercati più tradizionali. L’andamento è ben fotografato dal grafico allegato qui sotto.
Ciò nonostante, c’è chi continua a proclamarsi ottimista e ad affidare i propri risparmi a exchange come Crypto.com, investendo con fiducia su un’inversione di tendenza, sperando non tardi a manifestarsi. Ne abbiamo scritto questa mattina in un articolo dedicato.
Sul lungo periodo, potrebbe giocare un ruolo importante l’adozione della criptovaluta al di fuori delle attività di trading. Una previsione formulata a tal proposito nei giorni scorsi ipotizza che, entro il 2030, almeno il 10% della popolazione mondiale la impiegherà per le transazioni di tutti i giorni, per le spese quotidiane. Al lavoro per perseguire questo obiettivo ci sono realtà come The Bitcoin Academy appena co-fondata da Jay-Z e Jack Dorsey (creatore ed ex CEO di Twitter), quest’ultimo protagonista nel fine settimana di un annuncio a tema Web5.