Houston (USA) – Tempi grami per Transmeta che, nel giro di una sola settimana, vede sfumare due importantissimi traguardi: entrare nella linea di laptop ThinkPad 240 di IBM e nella famiglia di notebook Armada di Compaq . E come se non bastasse, arriva un secco no anche da parte di HP, che, a differenza delle altre case, ha esplicitamente dichiarato che i test su Crusoe hanno deluso le sue aspettative, mostrando scarse performance a fronte di consumi non così eccezionalmente bassi.
Si tratta di dichiarazioni che gettano Crusoe sugli scogli dai quali dovrà riprendersi costruendo nuova fiducia attorno a sé passo dopo passo inventandosi e reinventandosi. Non sarà facile. Basti pensare che, sebbene meno drastica nei suoi giudizi, anche Compaq ha dichiarato che al momento attuale le CPU di Transmeta non incontrerebbero i suoi standard qualitativi e non mostrerebbero reali vantaggi sugli imminenti Pentium III Mobile a basso consumo. Compaq, però, ha anche tenuto a sottolineare come questa sua decisione non sia necessariamente da prendersi come definitiva: la tecnologia di Transmeta continuerà infatti ad essere presa in esame per prodotti futuri.
Ma le promesse sono una ben magra consolazione per una Transmeta che, appena quotatasi in borsa, ha ora più che mai bisogno di tutto l’appoggio possibile da parte dei grossi nomi dell’industria dei PC.
Alcuni analisti sostengono che nonostante abbia già ottenuto l’appoggio di alcune grosse case, come Sony e forse Microsoft (vedi Tablet PC), la tecnologia di Transmeta abbia già perso quasi tutto il vantaggio che aveva al momento della sua uscita: come sostiene Compaq, infatti, le nuove CPU di Intel, come anche gli imminenti Duron Mobile di AMD, potranno vantare consumi non molto più elevati di Crusoe a fronte però di prestazioni nettamente migliori.
Nonostante tutto, le ultime notizie dicono che le azioni di Transmeta stanno andando a gonfie vele: ma chi si fida più del Nasdaq?