Martedì 26 aprile 2022 la Banca Centrale Cubana ha fatto sapere, tramite una risoluzione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di Cuba, una novità a tema criptovalute. Infatti, a breve nel Paese verranno rilasciate licenze crittografiche per operare con i servizi di asset digitali.
La notizia è fortemente bullish perché rivela un altro Stato che, pian piano, sta cercando di avvicinarsi a questo settore. L’adozione crittografica è in forte crescita. Solo pochi giorni fa le Bahamas hanno accolto le criptovalute e la Repubblica Centrafricana ha riconosciuto Bitcoin come moneta a corso legale.
Si tratta perciò di un grande passo in avanti che la criptosfera sta facendo in diversi Paesi di tutto il mondo. Ora tocca a Cuba dove persone fisiche e persone giuridiche potranno ottenere una licenza per fornire servizi basati su criptovalute.
Ogni licenza avrà validità solo per un anno, poi dovrà essere ancora la Banca Centrale Cubana (BCC) a valutare se prorogarla per un altro anno ancora, oppure revocarla. Il motivo, spiegato dalla BCC, è “la natura sperimentale e innovativa di questa attività“.
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Criptovalute: c’è il via libera dalla Banca Centrale di Cuba
La Banca Centrale di Cuba ha perciò definito una sorta di via libera per le criptovalute. I fornitori di servizi basati su valute digitali potranno quindi operare previa una licenza che rimarrà valida un solo anno. Allo scadere dovrà essere rinnovata. Ma cosa definisce questa decisione presa dalla BCC? La risposta è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di Cuba:
La citata Delibera 215 del 2021 definisce che i fornitori di servizi di asset virtuali sono quelle persone fisiche o giuridiche che, in qualità di impresa o in attività di impresa, sono impegnate nello scambio tra asset virtuali e valute a corso legale; scambiare tra una o più forme di asset virtuali; il trasferimento di asset virtuali; la custodia o amministrazione di beni virtuali o strumenti che consentano il controllo su beni virtuali; e alla partecipazione e fornitura di servizi finanziari connessi all’offerta o alla vendita di un bene virtuale da parte di un emittente.
Inoltre, il documento specifica bene che le risorse virtuali non includono le rappresentazioni digitali di valuta fiat, titoli e altre attività finanziarie già utilizzate nei sistemi bancari e finanziari tradizionali. Questi, difatti, sono regolati dalla stessa Banca Centrale di Cuba.
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