Buone notizie per lo stato di salute di Internet a Cuba. Secondo un report redatto dall’Ufficio nazionale delle statistiche, circa il 16 per cento della popolazione dell’isola riesce a essere online, ad avere accesso alla email, alla rete locale o al Web.
Secondo i numeri rilevati dall’ Oficina Nacional de Estadisticas , quasi 1,8 milioni del totale di 11,2 residenti ha utilizzato un servizio Internet durante il 2010 , segnando un incremento del 12 per cento rispetto all’1,6 milioni dell’anno precedente. Il report, inoltre, segnala in incremento generale e graduale in corso dal 2005.
Si tratta di cifre che, pur se non concorrenti rispetto alle percentuali di connettività presentate da altri paesi, segnalano un significativo passo in avanti verso la possibilità di ottenere una forma di connessione stabile e veloce e di superare definitivamente i danni prodotti dall’embrago statunitense. Segnali positivi in tal senso erano stati mostrati in occasione della costruzione della dorsale sottomarina lunga 1.600 chilometri, in grado di collegare Cuba al Venezuela.
Nel rapporto, inoltre, si cita anche la crescita sensibile nell’uso dei telefoni cellulari dal 2008, da quando, cioè, Raul Castro ha deciso di cancellare le restrizioni, facendo balzare da 200mila del 2007 all’oltre un milione del 2010 gli utenti del radiomobile.
Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti, Cuba mantiene il secondo peggiore tasso di connettività del pianeta stando ai dati di un’indagine condotta da Akamai Technologies Inc. La rete dell’isola rimane debole anche se maggiormente distribuita sul territorio. Il progresso registrato dalla diffusione della connessione, dunque, risulta positivo ma comunque modesto. La maggior parte dei computer presenti sull’isola, infatti, rimangono localizzati negli uffici, imprese, scuole e nei “computer club”, con possibilità di connettersi esclusivamente alle risorse locali.
Cristina Sciannamblo