San Francisco (USA) – Risolvere un cubo di Rubik è sempre stata un’impresa ma per il giovane statunitense Leyan Lo è ormai solo una sfida con i record del Guinness dei primati. Durante l’ultimo torneo statunitense organizzato dall’associazione dei fan del cubo presso l’ Exploratorium Museum di San Francisco, ha risolto il “maledetto” cubo in soli 11,13 secondi.
Un risultato che gli ha permesso di entrare di diritto negli annali, ma che non è stato sufficiente per aggiudicarsi il primo premio. Già, perché la finale all’ultimo schiocco di polso , organizzata in cinque riprese, veniva valutata in base al tempo medio di risoluzione. Lo sfidante, Shotaro “Macky” Makisumi, considerato il più veloce nel mondo, infatti, è riuscito a mantenere una media, sulle varie sessioni, di 14,91 secondi; un risultato che, vista anche la giovane età – 15 anni – non può che lasciare basiti.
Il record, comunque, appartiene a Lo, studente ventenne della rinomata California Institute of Technology. E non è un caso che si tratti di una “testa tecnologica”: il “problem solving” applicato al cubo di Rubik, secondo gli esperti, sarebbe legato proprio all’elaborazione di algoritmi matematici piuttosto complessi. Cosa che i due appassionati riescono ad effettuare velocemente.
“Non so dire quale sia il segreto. E’ certo che bisogna risolvere il più velocemente possibile due facce del cubo per ottenere un buon risultato”, ha dichiarato Makisumi durante la premiazione. “Il record l’ho ottenuto nella fase preliminare, forse questo ha giocato a mio sfavore”, ha affermato Lo.
Nessuna contestazione alla fine della kermesse. I partecipanti giocano le loro chance con cubi che vengono “mischiati” grazie ad un software per PC che elabora le posizioni di partenza dei quadretti colorati, indicando anche ai giudici i passi da seguire. Ogni sfidante, quindi, parte dal medesimo livello di difficoltà. E il Guinness registra.
Dario d’Elia