C’è chi ha sottolineato come si tratti di dichiarazioni significative, probabilmente sfuggite all’attenzione della stampa mondiale. E la posizione espressa dal Presidente russo Dmitry Medvedev all’ultimo G8 in terra francese pare aver strappato più di un applauso, in particolare da parte di tutti i seguaci di certe condivisioni culturali aperte sul web.
Medvedev ha infatti parlato delle attuali leggi europee sul copyright, spesso basate su principi e regole scritte 50 o addirittura 100 anni fa . Un vistoso gap culturale, che renderebbe queste stesse leggi incapaci di comprendere le nuove relazioni tra creatori di contenuti e comuni utenti della Rete.
Dal sito ufficiale del Cremlino è infatti arrivata una proposta che introduca nella Runet – così è chiamato il ramo russo di Internet – un meccanismo più flessibile di protezione del diritto d’autore. Il ministero locale per le Comunicazioni dovrà ora permettere a tutti i detentori dei diritti di distribuire i propri contenuti in modalità free licensing .
Non è tutto. L’obiettivo di Medvedev pare rivolto verso una maggiore tutela degli intermediari dell’informazione, che non dovranno più essere responsabili di eventuali infrazioni commesse dai lettori attraverso commenti o post sui social network . La posizione russa sul diritto d’autore sarebbe dunque meno conservatrice, più attenta ai nuovi contesti aperti dalla Rete.
Mauro Vecchio