Cyber Alliance to Defend our Healthcare: cos'è e cosa fa

È nata la Cyber Alliance to Defend our Healthcare

L'obiettivo è quello di fornire supporto alle strutture ospedaliere che si trovano a dover affrontare minacce informatiche durante la crisi sanitaria.
È nata la Cyber Alliance to Defend our Healthcare
L'obiettivo è quello di fornire supporto alle strutture ospedaliere che si trovano a dover affrontare minacce informatiche durante la crisi sanitaria.

La crisi sanitaria che ha colpito pressoché tutto il pianeta ha visto incrementarsi anche il numero degli attacchi informatici, molti dei quali indirizzati a cliniche e ospedali. Trattandosi di strutture che non possono permettersi interruzioni del servizio erogato, divengono il bersaglio prediletto di chi guadagna tramite ransomware, bloccando l’accesso alle informazioni (cartelle cliniche e non solo) e alle risorse chiedendo poi in cambio un riscatto per ripristinarlo. La Cyber Alliance to Defend our Healthcare è nata con l’obiettivo dichiarato di arginare il fenomeno.

Cyber Alliance to Defend our Healthcare per gli ospedali

Annunciata ufficialmente dal gruppo londinese C5 Capital a fine aprile, oggi collabora con 87 ospedali e quattro servizi sanitari nazionali di tutta Europa. Già in corso i colloqui per estenderne il raggio d’azione agli Stati Uniti. Vi partecipano ITC Secure, IronNet Cybersecurity, Haven Cyber Technologies, Enveil, 4iQ, Blue Cedar, Hazelcast, SAP NS2, Modex, Telos, OneVinn, TruSTAR Technology, Privitar, Cynamics, SOSA’s Global Cyber Center e Klaatu IT Security.

Questa la dichiarazione rilasciata da André Pienaar, fondatore di C5 Capital, al Washington Post, utile per capire quale sia lo scenario in cui si trova a operare l’organizzazione e come in tale contesto l’azione di un attore malevolo sul fronte informatico possa fare la differenza tra la vita e la morte dei pazienti curati.

Diventa una questione di vita o morte poiché gli ospedali vedono bloccati i loro sistemi IT e talvolta anche i dispositivi medici non possono funzionare.

Attiva su questo fronte anche la Cyber Threat Intelligence League che si occupa in modo più diretto di smantellare gli strumenti impiegate dai cracker per colpire ospedali e cliniche. Restando in tema si segnala inoltre l’iniziativa Defending Digital Campaigns lanciata lo scorso anno in modo da mettere a disposizione di queste strutture in modo gratuito o a prezzo scontato quanto serve per garantire un adeguato livello di sicurezza.

FBI e Interpol hanno reso noto attraverso i loro report che durane la crisi degli ultimi mesi si è assistito a un forte incremento nel volume degli attacchi informatici rivolti alle realtà che operano nell’ambito sanitario. Alcuni degli eventi registrati sono riconducibili a vere e proprie operazioni di spionaggio perpetrate al fine di mettere le mani sui progressi scientifici compiuti da altri paese o da concorrenti del settore farmaceutico.

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Pubblicato il
11 mag 2020
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