Secondo il governo ucraino, l’attacco DDoS contro i siti di due ministeri e di due banche è stato effettuato dalla Russia. Il Cremlino ha dichiarato la sua estraneità, ma gli Stati Uniti e i suoi alleati sono già pronti a rispondere se accadrà di nuovo. Intanto, la banca centrale della Lituania avverte che potrebbe esserci un attacco contro le infrastrutture critiche del paese.
Possibile cyberwar tra occidente e Russia
Il Vice Ministro Mykhailo Fedorov ha dichiarato che l’Ucraina è stata colpita dall’attacco DDoS (Distribuite Denial of Service) più grande della storia del paese. Gli autori hanno bloccato l’accesso ai siti dei ministeri della difesa e delle forze armate. Inoltre hanno impedito agli utenti di accedere ai servizi di due banche (Privatbank e Oschadbank). Il responsabile del dipartimento per la cybersicurezza ha sottolineato che, sebbene non ci sia la certezza assoluta, quasi certamente l’attacco è stato eseguito dalla Russia.
Il Presidente Joe Biden ha comunicato che gli Stati Uniti collaborano con gli alleati della NATO per rispondere rapidamente ai cyberattacchi russi, ma dipenderà dalla loro entità. Un diplomatico europeo ha dichiarato che un attacco informatico da parte della Russia potrebbe avvenire prima dell’attacco militare.
In caso di invasione dell’Ucraina verranno inflitte sanzioni economiche alla Russia. Non esiste invece un piano dettagliato per rispondere ai cyberattacchi. Uno dei problemi è rappresentato dalle difficoltà di individuare con esattezza i responsabili, soprattutto nel caso di attacchi DDoS che prevedono diversi fonti. Il traffico che ha bloccato l’accesso ai siti dei ministeri e delle banche proveniva da Russia, Cina, Uzbekistan e Repubblica Ceca.
La banca centrale della Lituania ha avvisato gli istituti di credito che i cyberattacchi potrebbero colpire le infrastrutture critiche. Tra gli scenari possibile c’è anche un blackout elettrico. La Lituania, come Lettonia ed Estonia, condivide una rete elettrica con la Russia.