La Polizia Postale ha pubblicato il report che elenca le principali attività svolte nel 2023 per individuare e bloccare i crimini informatici. Tra le numerosi operazioni ci sono quelle relative al contrasto della pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche e al financial cybercrime.
Resoconto 2023 della Polizia Postale
Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) ha visionato 28.265 siti web, 2.739 dei quali sono stati oscurati perché ospitavano contenuti pedopornografici. Il lavoro della Polizia Postale ha permesso di individuare e indagare 1.224 persone. I luoghi più utilizzati per l’adescamento sono i social network e i videogiochi online.
Rispetto all’anno scorso sono diminuiti i casi di cyberbullismo (da 323 a 284), mentre sono aumentati i casi di sextortion (da 130 a 136), soprattutto quelli che riguardano vittime minorenni. Nel report sono elencate le varie operazioni portate a termine dal C.N.C.P.O.
Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.) ha rilevato 11.930 attacchi, indagato 220 persone e diramato 75.956 avvisi di sicurezza. La Polizia Postale ha inoltre rilevato 16.325 casi di truffe online, principalmente nel settore dell’e-commerce e del trading online. I cybercriminali hanno sottratto oltre 137 milioni di euro.
Durante il 2023 sono state effettuate diverse operazioni relative al cosiddetto financial cybercrime. Attraverso varie tecniche, tra cui phishing, smishing e vishing, sono state colpite aziende e singoli cittadini. La Polizia Postale ha esaminato 10.606 casi e indagato 917 persone. I proventi illeciti superano i 40 milioni di euro.
Una delle operazioni più recenti ha permesso di scoprire un’associazione criminale che vendeva abbonamenti per lo streaming pirata dei contenuti offerti da Sky, DAZN, Mediaset, Amazon Prime Video e Netflix.