La Polizia Postale ha pubblicato il resoconto delle attività svolte nel 2022. Il report evidenzia un aumento degli attacchi alle infrastrutture critiche, delle truffe online e delle frodi finanziarie. Sono inoltre elencate alcune indagini che hanno portato a sequestri e arresti durante lo scorso anno. Molti attacchi possono essere bloccati con l’installazione di una soluzione di sicurezza che protegge dispositivi e dati personali.
Cybercrime: il 2022 della Polizia Postale
La guerra in Ucraina ha innescato anche uno scontro digitale tra cybercriminali legati al Cremlino e i paesi occidentali. Sono quindi aumentati gli attacchi contro le infrastrutture critiche, sistemi finanziari e aziende operanti in settori strategici (comunicazione e difesa) attraverso campagne di phishing, ransomware, wiper, DDoS e fake news.
Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) della Polizia Postale ha rilevato 12.947 attacchi nel 2022 con un incremento del 138% rispetto al 2021. Sono state inoltre indagate 332 persone (+78%). Infine sono stati diramati 113.226 avvisi di sicurezza. Le attività vengono svolte in collaborazione con Europol, Interpol e FBI.
Le Polizia Postale ha rilevato 15.508 casi di truffe online (+3%) e indagato 3.541 persone. Molte truffe hanno interessato l’e-commerce e il trading online (vendita di prodotti con sconti eccessivi o proposte di investimenti fasulle per ottenere denaro dalle vittime o distribuire malware).
Nel 2022 è cresciuto anche il cosiddetto “financial cybercrime“, ovvero il furto di dati finanziari attraverso varie tecniche, tra cui l’ingegneria sociale. In aumento le truffe crypto che permettono ai cybercriminali di accedere ai wallet delle monete digitali. Le frodi informatiche hanno colpito 156 aziende per una somma superiore a 20 milioni di euro. Attraverso attacchi phishing, smishing e vishing sono stati invece sottratti dai conti correnti oltre 38 milioni di euro.