I cybercriminali russi sono alla ricerca di nuove alternative per riciclare i soldi guadagnati con le loro attività illegali. In seguito alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, molti metodi per lavare il denaro sporco non sono più accessibili. Un pesante colpo è arrivato con la chiusura di Hydra Market. Gli esperti di Flashpoint hanno scoperto alcune possibili soluzioni, leggendo le discussioni nel dark web.
Come riciclare i proventi illeciti?
Molti guadagni ottenuti dalle attività criminali sono in criptovalute. Vari exchange sono stati utilizzati prima dell’invasione dell’Ucraina per nascondere la provenienza illecita del denaro. Una delle monete digitali più utilizzate è USDT (stablecoin legata al dollaro statunitense), in quanto consente di aggirare i controlli della Banca Centrale della Russia sui trasferimenti di denaro al di fuori del paese. I cybercriminali hanno tuttavia perso interesse verso questo metodo. Tra l’altro, Binance ha limitato a 10.000 euro il valore dei portafogli.
Non tutte le banche russe sono state colpite dalle sanzioni, tra cui il blocco dell’accesso al circuito SWIFT, quindi è ancora teoricamente possibile trasferire fondi. Molti cybercriminali hanno invece scelto banche di paesi che non hanno aderito alle sanzioni, come Vietnam, Armenia e Cina.
Un altro metodo per riciclare denaro è l’uso di carte UnionPay, un sistema di pagamento cinese che può essere sfruttato come alternativa a quelli occidentali (Visa, Mastercard e American Express) non più operativi in Russia.
In alcuni forum del dark web viene invece consigliato di mantenere il denaro in “cold wallet” (portafogli non connessi ad Internet) o di investire in oro. La chiusura di Hydra Market, il più grande marketplace illegale in lingua russa, ha sicuramente ridotto le richieste di servizi per il riciclaggio di denaro. Gli esperti di Flashpoint non possono verificare se le attività continuano su altri siti.