Nuove statistiche , offerte ancora una volta dalla World Intellectual Property Organization (WIPO). Nel 2010, il livello globale delle pratiche di cybersquatting sarebbe aumentato del 28 per cento , raggiungendo così un vero e proprio record.
L’organizzazione internazionale a tutela della proprietà intellettuale ha dunque lanciato l’allarme, attraverso le attività del suo Arbitration and Mediation Center . I vari detentori di trademark avrebbero così depositato circa 3mila richieste di sfratto nel solo 2010 , in relazione al business truffaldino di più di 4mila domini web .
Stando ai dati rilasciati dall’organizzazione con base a Ginevra, le aree merceologiche più colpite sarebbero quelle legate alla moda, alle biotecnologie e ai prodotti farmaceutici . In aggiunta a quella relativa a prodotti e servizi IT, con Apple tra le più attive nella lotta all’occupazione abusiva dei marchi sugli spazi online.
C’è chi ha però sottolineato come la percentuale dei cybersquatter sull’intero ecosistema dei domini in Rete sia diminuita . Altri hanno invece ipotizzato un intervento più deciso da parte degli agenti della WIPO, che hanno perciò sfrattato un numero maggiore di domini rispetto agli anni passati.
Mauro Vecchio