Mentre proseguono le indagini sul caso, emergono nuove informazioni in merito al Cybertruck esploso nella mattina di capodanno davanti all’hotel Trump di Las Vegas. Il responsabile del gesto ha utilizzato ChatGPT e altri strumenti di intelligenza artificiale generativa per pianificare quello che risulta essere, a tutti gli effetti, un vero e proprio attacco.
Prima le ricerche su ChatGPT, poi il Cybertruck esploso
Stando alla ricostruzione fornita dalle autorità, Matthew Livelsberger, un soldato decorato residente in Colorado, ha raggiunto la destinazione a bordo del pickup elettrico di Tesla. Dopo averlo parcheggiato di fronte all’ingresso dell’edificio, si è suicidato con un colpo di arma da fuoco appena prima della detonazione. Nel cassone del mezzo c’erano taniche di carburante, 27 chilogrammi di fuochi d’artificio e 32 chilogrammi di munizioni da caccia. Ciò nonostante, pare che l’intenzione fosse quella di non uccidere nessun altro. L’evento ha causato sette feriti di lieve entità.
Nell’ultima conferenza stampa della polizia locale (visibile sul canale YouTube), si fa riferimento esplicito alla conferma che il sospetto abbia utilizzato strumenti AI nella pianificazione dell’attacco
. Lo sceriffo Kevin McMahill ha definito quello attuale un momento preoccupante
, in quanto si tratta del primo evento di questo tipo registrato sul suolo statunitense per cui è stato confermato l’impiego dell’intelligenza artificiale generativa.
Dall’analisi in corso dei dispositivi di Livelsberger, più precisamente smartphone, notebook e smartwatch, sono emerse ricerche effettuate attraverso ChatGPT a proposito di informazioni riguardanti gli esplosivi, la velocità di alcuni proiettili e la legalità dei fuochi d’artificio in Arizona.
La posizione di OpenAI e il diario di Livelsberger
Dal canto suo, OpenAI è intervenuta sulla vicenda attraverso le pagine di Associated Press, dichiarando quanto segue.
In questo caso, ChatGPT ha risposto con informazioni già disponibili pubblicamente su Internet e ha fornito avvertimenti contro attività dannose o illegali. Stiamo lavorando con le forze dell’ordine per supportare le loro indagini.
Tra gli altri dettagli resi noti ci sono quelli inerenti a un diario intitolato “Sorveglianza” compilato da Livelsberger. Dalle sue pagine emerge la convinzione di essere monitorato dalle forze dell’ordine, nonostante la totale assenza di precedenti penali a proprio carico. Il suo piano, in origine, era quello di arrivare fino alla passerella sul Grand Canyon, un’attrazione turistica vicino al fiume Colorado, in Arizona. Non è dato a sapere perché abbia poi cambiato obiettivo. L’esplosione potrebbe essere stata provocata dal colpo di arma da fuoco con cui il soldato si è tolto la vita.