Basta guardare il Cybertruck di Tesla per capire che si tratta di un veicolo molto resistente, anche senza conoscere i dettagli di come è stato costruito. Con le sue linee spigolose e il look da Batmobile di Nolan, non ci si aspetterebbe che i finestrini laterali vadano in frantumi se si sbatte la porta con troppa forza, ad esempio.
E in effetti il pick-up elettrico si vanta della sua solidità. È stato necessario apportare alcune modifiche dopo il fiasco delle prime presentazioni, ma da allora è diventato chiaro che i vetri blindati possono scoraggiare anche i ladri più determinati.
TikToker impara a sue spese che il vetro del Cybertruck Tesla non è a prova di crepe
Nel complesso, i proprietari del Cybertruck hanno fiducia nell’affermazione di Elon Musk secondo cui il suo parabrezza gigante “può resistere all’impatto di una palla da baseball a 110 km/h o alla grandine di classe 4“. Ma l’esperienza personale non può sostituirla, quindi alcuni non esitano a verificare se il miliardario dice la verità.
Come questo americano che si è scatenato a una riunione del Silicon Valley Cybertruck Owners’ Club. Ha in mano una palla d’acciaio e ci si aspetterebbe che la lanci contro il finestrino di uno dei veicoli. Invece no, sceglie di salirci su e di camminarci sopra.
Il vetro blindato del Cybertruck non è così solido come sembra…
Riprendendo l’intera operazione, il tiktoker fa notare che pesa circa 110 kg. Fin dal primo secondo, si sente chiaramente lo scricchiolio del parabrezza in corrispondenza dello specchietto retrovisore. Il video riprende poi l’uomo di nuovo terra, che spiega perché il Cybertruck è un’auto tipicamente americana…
E il fatto che abbia spaccato un parabrezza da 2.000 dollari? Muto. Nemmeno un cenno di stupore. Ovviamente gli utenti del web si sono precipitati a evidenziare nei commenti come avesse distrutto il prezioso vetro del Cybertruck senza accorgersene, mentre era lampante per tutti gli spettatori.
Se proprio voleva ricreare la scena da film dell’esplosione del vetro, bastava risparmiarsi i soldi e comprare un adesivo da applicare al finestrino! Insomma, una prova di resistenza finita con un fragoroso buco nell’acqua e un portafoglio 2.000 dollari più leggero…