Cyberwar, preso virus writer

Cyberwar, preso virus writer

Il suo codice malevolo avrebbe avuto un ruolo nel conflitto informatico che da lungo tempo si svolge tra la Cina e l'isola di Taiwan, impegnando cracker e writer di entrambi i paesi
Il suo codice malevolo avrebbe avuto un ruolo nel conflitto informatico che da lungo tempo si svolge tra la Cina e l'isola di Taiwan, impegnando cracker e writer di entrambi i paesi


Roma – Si chiama Wang Ping-an l’ingegnere elettronico di 30 anni che è stato arrestato nelle scorse ore dalle autorità di Taiwan per aver esercitato la propria arte nel realizzare un codice informatico particolarmente insidioso, ed averlo posto a disposizione dei cracker cinesi.

Nell’ambito di una cyberwar che va avanti da anni , infatti, Wang avrebbe inserito su un sito web dedicato un sofisticato cavallo di troia noto come “Peep”. Nei mesi scorsi questo codice sarebbe stato utilizzato da un numero imprecisato di cracker cinesi per infettare sistemi informativi taiwanesi e governarli da remoto.

Secondo gli investigatori che hanno lavorato sul caso e sono riusciti a risalire a Wang, l’uomo avrebbe non solo pubblicato il proprio trojan su siti molto frequentati dal mondo del cracking. Che poi questo nascondesse una volontà politica è tutto da dimostrare. Gli inquirenti hanno infatti affermato: “Forse ha voluto soltanto dimostrare le proprie abilità, ma avrebbe dovuto sapere a che cosa questo avrebbe potuto portare”.

I guai in cui si è ficcato Wang sono moltiplicati dal fatto che vi sono effettivamente cracker cinesi che si ritiene abbiano ottenuto informazioni riservate proprio grazie a quel trojan, una questione che certamente non va giù alle autorità dell’isola. In particolare Peep sarebbe stato rilevato in centinaia di server importanti , compresi quelli di agenzie governative, imprese e scuole.

Difficile dire cosa accadrà ora a Wang sebbene le leggi di Taiwan non dovrebbero consentire una pena superiore a cinque anni di carcere. Ma le autorità sono preoccupate, perché fin dal 2000, quando annunciarono che la Cina si sta attrezzando ad una cyberwar, hanno nutrito il timore di non riuscire a respingere il nemico di sempre, che considera Taiwan una sua regione ribelle.

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Pubblicato il
28 mag 2004
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