L’ annunciato progetto di utilizzare la potenza di calcolo delle Playstation3 di Sony per la ricerca scientifica diventa realtà: dal 23 marzo i possessori della nuova console potranno dare un contributo al progettone Folding@Home , calcolo distribuito scagliato contro numerose altre patologie.
Sony ha fatto aggiornare la pagina dedicata all’iniziativa in cui si afferma come l’utilizzo di 10mila console per questo scopo consentirebbe di arrivare a performance di calcolo nell’ordine dei petaflops, una potenza che potrebbe contribuire in modo sostanziale al lavoro dell’ Università di Stanford che amministra il progetto , teso a studiare le interazioni delle proteine per giungere a nuove soluzioni contro Alzheimer, morbo di Parkinson, BSE (mucca pazza) e specifici tumori. “Un progetto computazionale distribuito – spiegano gli scienziati – per lo studio degli avvolgimenti, delle dissociazioni ed aggregazioni delle proteine e delle loro relative incidenze sulle malattie”. A Folding@Home come noto da lungo tempo possono partecipare anche gli utenti di PC connessi ad Internet attraverso un software specifico, che “dona” una parte delle capacità elaborative della macchina al processo di calcolo.
Da parte sua, Sony specifica che il client PS3 dedicato al progetto (vedi schermata) “supporterà anche alcune funzionalità di visualizzazione avanzata. Mentre il microprocessore Cell si occupa della maggiorparte dell’elaborazione, il chip grafico di PS3 mostra il processo in tempo reale utilizzando nuove tecnologie di rendering”. “Sarà anche possibile – spiega il produttore nipponico – navigare nello spazio tridimensionale della molecola (analizzata, ndr.) utilizzando il controller interattivo di PS3, consentendoci di osservare la proteina in tempo reale da diversi punti di vista”.
Il colosso giapponese offre anche i link ad alcuni video ( qui un.avi da 335 K e qui uno da 6 mega) con cui visualizzare una preview della GUI del client PS3 per Folding@Home.