Scattano oggi le regole che rendono il Green Pass rafforzato “illimitato”. Espressione infelice, però: parlare di Green Pass “illimitato” attribuisce un potere ed una valenza che il Certificato Verde non ha. Più corretto sarebbe parlare invece di Green Pass senza (almeno per ora) scadenza. Trattasi infatti di una condizione temporanea, come di una sospensione nel tempo finalizzata a creare una bolla di attesa proiettata alle prossime necessarie decisioni. Dopo sei mesi di adattamenti successivi, da oggi inizia una fase completamente nuova la cui durata, però, non è data sapersi.
Scadenza cercasi
Quel che succede oggi è una sorta di traguardo volante verso cui si intende portare la maggior parte delle persone nel minor tempo possibile. Il Green Pass senza scadenza, infatti, è riservato alla popolazione con dose booster, dunque per chi ha completamente esaurito il ciclo vaccinale in tutte e tre le dosi previste. L’apertura di credito è nei confronti di quanti, dopo la seconda dose, mettono in archivio anche una successiva guarigione. Per tutti questi si apre la fase del Green Pass ad interim, mentre per gli altri sarà necessario seguire le limitazioni imposte dalle regole che l’emergenza sanitaria andrà a dettare.
Questo non ha profondi significati nell’immediato poiché il trend ci sta portando verso una situazione di relativa normalizzazione. Per contro, dopo l’estate bisognerà vedere quali nodi verranno al pettine e quale significato avrà ancora il QR Code nelle nostre vite. Potrà essere il tramonto dello strumento, così come potrà tornare nuovamente al centro della quotidianità. Nel frattempo chi ancora non si è vaccinato dovrà seguire le regole lasciate in sospeso, mentre per chi è in possesso del Green Pass senza scadenza occorrerà semplicemente adottare le necessarie e normali precauzioni.
Questa sospensione è strettamente legata all’indefinita e imprevedibile fase del passaggio da una condizione pandemica ad una endemica: il Green Pass è strumento di regolamentazione funzionale a gestire il passaggio del testimone, a regolamentare le occasioni di contagio potenziale ed a regolare il flusso delle aperture per minimizzarne gli impatti. Oggi inizia questa fase e l’unica vera domanda che rimane in sospeso è relativa a quando si potrà finalmente archiviare tutto ciò.
L’Europa ha indicato la propria data: metà 2023. L’Italia attende dati per valutare l’applicazione interna del Certificato. Scadenza cercasi, insomma,
Consulta tutte le ultime offerte di Punto Informatico.