Seattle (USA) – Con una mossa senza precedenti, martedì Microsoft ha aperto i battenti della Windows Hardware Engineering Conference (WinHEC) rilasciando contemporaneamente le beta 2 di tre prodotti chiave: Windows Vista, Longhorn Server e Office 2007.
“Non abbiamo mai raggiunto un tale livello di coordinazione in passato”, ha commentato Bill Gates, chairman and chief software architect. “Il rilascio di queste tre beta è un’importante pietra miliare per Microsoft e un grande passo verso il completamento delle piattaforme che guideranno il prossimo decennio informatico”.
La beta 2 di Office 2007 è già disponibile per il pubblico download qui , mentre quella di Windows Vista è per il momento scaricabile soltanto da chi è iscritto a TechNet od ai programmi Technology Adoption Program e TechBeta. Nelle prossime settimane il colosso ha però promesso di distribuire l’ultima beta di Vista anche attraverso il Customer Preview Program , un’iniziativa che amplierà significativamente il numero di utenti che avranno accesso al software.
Nel proprio keynote Gates ha più volte sottolineato la stretta integrazione che caratterizzerà i suoi prossimi prodotti. Sebbene il big di Redmond abbia sempre fatto dell’eterogeneità delle proprie piattaforme il suo jolly, Gates ritiene che Vista e Office 2007 forniscano un livello di interoperabilità mai raggiunto prima .
Con queste nuove release dei propri software Microsoft afferma di essersi concentrata su quattro obiettivi primari : semplificare il modo in cui le persone collaborano tra loro, migliorare la protezione e la gestione dei contenuti digitali, potenziare le funzionalità di ricerca delle informazioni e rafforzare la sicurezza del sistema.
“L’unione delle nostre tecnologie con l’hardware e il software sviluppato dai nostri partner renderà le prossime generazioni di PC e di dispositivi ancora più potenti, funzionali e intelligenti”, ha dichiarato il fondatore di Microsoft.
Gates ha anche detto che la propria azienda si sta muovendo aggressivamente sul fronte della virtualizzazione, una tecnologia che BigM implementerà in un software chiamato Windows Virtualization Hypervisor .
Al WinHEC, Jeff Woolsey, lead program manager della divisione Windows di Microsoft, ha mostrato come la Beta 2 di Longhorn Server sia già in grado, grazie al motore di virtualizzazione integrato, di far girare più versioni di Windows Server 2003 e persino Red Hat Linux. Woolsey ha spiegato che ogni macchina virtuale potrà indirizzare fino a 32 GB, una capacità che a suo dire non trova pari tra i software di virtualizzazione oggi disponibili per Windows. Affermazione subito contestata dal vice-president di VMware , Raghu Raghuram, secondo il quale il problema citato da Microsoft è un limite imputabile alle attuali versioni di Windows.
“Se Vista abbatterà questi limiti – ha detto Raghuram – il nostro software di virtualizzazione sarà da subito in grado di sfruttarne i benefici”. Come noto, VMware è uno dei maggiori rivali di Microsoft sul mercato delle tecnologie di virtualizzazione.
Longhorn Server conterrà anche il System Center Virtual Machine Manager (SCVMM), un software che consentirà agli utenti di gestire le immagini e i template e migrare i carichi di lavoro da una macchina virtuale all’altra. SCVMM potrà anche essere utilizzato dai singoli utenti per creare ambienti virtuali ad hoc per testare o sviluppare applicazioni: il funzionamento di tali ambienti potrà essere regolato e limitato dall’amministratore.
La virtualizzazione non è l’unica novità tecnologica introdotta da Microsoft con la beta 2 di Longhorn Server: a questa si affiancano infatti il Server Manager e lo Scalable Networking Pack . Il primo è un insieme di strumenti per la configurazione e l’amministrazione centralizzata dei server che prende il posto dei tool di gestione oggi inclusi, in modo disomogeneo, in Windows Server. Il secondo è invece un componente in grado di sfruttare l’accelerazione in hardware delle funzionalità di rete.