San Mateo (USA) – Per scongiurare che le nuove generazioni di telefoni cellulari e smartphone possano divenire terreno fertile per virus, worm e altri codici malevoli, Texas Instruments ha stretto un’alleanza con ARM per rafforzare la sicurezza dei dispositivi wireless a livello di hardware.
In base all’accordo, TI integrerà nei propri chipset per i telefoni mobili i nuovi chip di ARM che includono la tecnologia TrustZone : si tratta di una circuiteria che, oltre ad accelerare le più comuni funzioni crittografiche, rafforza la separazione fra dati e codice (un po’ come fa la tecnologia No Execute di Microsoft) e gestisce alcune aree di memoria protette per le password e gli algoritmi di cifratura, separandoli dalle altre applicazioni.
ARM ritiene che la propria tecnologia possa contribuire in modo determinante a proteggere le transazioni on-line e salvaguardare gli utenti dai codici malevoli. L’accordo con TI si rivela molto importante visto che quest’ultima è uno dei maggiori produttori di chipset per telefoni cellulari ed altri dispositivi wireless.
Il prossimo passo, per ARM, sarò quello di spingere i principali vendor di sistemi operativi embedded a supportare TrustZone: senza la collaborazione del software, infatti, la tecnologia di ARM perde gran parte della sua efficacia.
L’annuncio della partnership fra ARM e TI arriva a breve distanza dalla rivelazione di Cabir , considerato dagli esperti il primo virus per i telefoni cellulari.