Il dilemma “DAD o non DAD?” è di per sé fuorviante poiché implica una scelta tra due polarità che non rappresentano fedelmente l’intero ventaglio delle soluzioni possibili e, anzi, limita il ragionamento ad una visione sufficientemente limitata e distorta. Una risposta ben più coraggiosa giunge invece da Hevolus e Microsoft Italia, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli.
Hybrid Learning Spaces
Il progetto messo in campo dalle due aziende prevede la creazione dei cosiddetti Hybrid Learning Spaces, ossia aule virtuali immersive “che consentono di introdurre un nuovo modello educativo fruibile sia da remoto che in presenza, attraverso lezioni e supporto ai laboratori olografici“. Non si tratta dunque di scegliere tra l’insegnamento in presenza e quello a distanza, ma di orientare entrambe le dimensioni in una soluzione ibrida e onnicomprensiva, abilitata dalla tecnologia e dalla connettività per approdare a qualcosa di nuovo ed ulteriore.
Le nuove tecnologie, i device intelligenti e l’approccio ibrido permettono oggi agli istituti d’istruzione di rispondere al cambio di paradigma in corso con un modello esperienziale interattivo e multidisciplinare in grado di porre lo studente al centro, coinvolgendolo in prima persona e stimolando il suo spirito di iniziativa. Siamo convinti che questo progetto sviluppato insieme a Microsoft possa aiutare il settore Istruzione e Formazione ad avvicinarsi in modo nuovo ai giovani anche fornendo competenze specifiche sulle tecniche di team collaboration fondamentali nel mondo del lavoro
Antonio Squeo, CIO di Hevolus Innovation
Sulla stessa linea Elvira Cazzaniga, Direttore della Divisione Education di Microsoft Italia, che contestualizza la novità sull’orizzonte nazionale del futuro della scuola:
Siamo in una fase cruciale per il nostro Paese, un momento storico di grandi cambiamenti e opportunità dove si torna a puntare sui giovani, vero motore della crescita futura del nostro paese, investendo sulla loro formazione e sullo sviluppo di nuove competenze. In questo scenario, il digitale ha un ruolo chiave di abilitatore di nuove esperienze ibride di didattica e le nuove tecnologie possono contribuire a premere l’acceleratore su questa trasformazione già in corso; la nuova soluzione messa a punto in collaborazione con Hevolus ne è una dimostrazione concreta. L’Università Federico II di Napoli ha intrapreso con Microsoft un percorso di innovazione e trasformazione digitale ormai da tempo e la sperimentazione di questa soluzione conferma la volontà non solo di continuare ma di accelerare questo cammino e consentire così agli studenti di oggi di diventare professionisti pronti ad affrontare le sfide del prossimo futuro.
E una parola torna a prendersi la scena: il metaverso. La stessa dimensione identificata da Zuckerberg per i propri social network, Satya Nadella la vede come nuovo orizzonte cloud per abilitare esperienze condivise tra il mondo fisico e quello digitale. Del resto anche il mondo fisico e quello digitale non sono mai stati realmente contrapposti, ma soltanto complementari in una linea di continuità e congruità che solo poco alla volta stiamo imparando ad identificare, comprendere e sfruttare.
Opzione concreta? No, futuribile. Ma si parte da qui, dagli Hybrid Learning Spaces dell’Università Federico II di Napoli.