Dada ha annunciato di aver raggiunto l’accordo con Buongiorno per la cessione totale di Dada.net: il costo dell’operazione è pari a 28,5 milioni di euro.
Buongiorno acquisirà anche tutte le partecipate di Dada.net: Dada Iberia, Dada Brasil servicios de tecnologia, Dada Entertainment, Dada Media Science and Technology Development Beijing, Dada Entertainment Canada, Play Me, Giglio Group e Youlike.
Dada, che attualmente detiene l’87 per cento del capitale di Dada.net, ha già concordato il riacquisto del 13 per cento del capitale di Sony Music Entertainment. Il closing del’operazione è previsto indicativamente entro 90 giorni dalla firma .
“Siamo lieti di annunciare questa operazione che consente di rafforzare la leadership globale di un’azienda italiana in un mercato di grande rilevanza economica e sociale quale quello delle soluzioni e dei servizi per la mobile connected life”: Buongiorno esprime soddisfazione per l’operazione conclusa, giudicata “pienamente in linea con gli obiettivi”.
Secondo Andrea Casalini, CEO di Buongiorno, Dada.net porterà al nuovo proprietario competenze eccellenti per lo sviluppo di prodotti innovativi, in particolare in ambito mobile internet: “Saremo lieti di dare il benvenuto ai professionisti di Dada.net e di cogliere insieme a loro le opportunità che l’era della mobile connected life ci riserva. E, naturalmente, pensiamo che questo si tradurrà in grandi soddisfazioni per i nostri azionisti”, conclude Casalini.
Secondo i resoconti, si prevede che circa 150 persone entrino a far parte del team del Gruppo Buongiorno , compreso Massimiliano Pellegrini, Amministratore Delegato di Dada.net, il quale farà parte della dirigenza di Buongiorno. Quest’ultima si è impegnata a mantenere la sede di Dada.net nel comune di Firenze e il livello occupazionale a essa collegato per un periodo non inferiore ai 18 mesi successivi, nonché a valorizzare le competenze professionali e l’esperienza dei dipendenti di Dada.net. Il prezzo che Buongiorno corrisponderà per cassa a Dada S.p.A. sarà finanziato con disponibilità liquide e con il ricorso a nuove linee di credito.
L’acquisizione della webcompany italiana era nell’aria già dopo l’ abbandono del consiglio d’amministrazione e del ruolo di presidente da parte del fondatore, Paolo Barberis. E c’è chi considera la vendita di Dada.net come “la definitiva fine dell’unica esperienza di azienda internet di respiro internazionale che questo paese ha messo in piedi negli ultimi 15 anni”.
Cristina Sciannamblo