La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), agenzia del Dipartimento dei Trasporti del governo federale statunitense, ha messo in luce i risultati sin qui raggiunti dal programma Driver Alcohol Detection System for Safety (DADSS), una tecnologia potenzialmente in grado di ridurre in maniera drastica i rischi connessi alla guida sotto influenza degli alcolici.
In sviluppo fin dal 2008, DADSS consiste nell’utilizzo di un sistema di sensori in grado di identificare il tasso alcolemico del guidatore, inibendo l’accensione dell’automobile nel caso in cui il livello superi la soglia di sicurezza stabilita dalle norme federali.
I sensori utilizzato da DADSS sono di due tipi, uno per l’analisi del respiro e l’altro con interfaccia touch connesso al sistema di accensione del veicolo: rilevando la radiazione elettromagnetica all’infrarosso, entrambi i tipi di sensori sono in grado di identificare le molecole di alcol nel respiro o nel flusso sanguigno sotto l’epidermide.
Le molecole di alcol assorbono lunghezze d’onda specifiche e il sistema DADSS è in grado di identificare con precisione il tasso alcolemico del guidatore, sostengono le autorità statunitensi: quel che viene dopo è oggetto di dibattito, visto che si parla sia del rispetto dei limiti di sicurezza nominali che di una politica di “tolleranza zero” per il blocco della guida per i giovani sotto i 21 che abbiano assunto anche solo piccole quantità di bevande alcoliche.
DADSS promette di migliorare in maniera sensibile la sicurezza delle strade (statunitensi e non solo), dicono dalla NHTSA, anche se per testare in concreto la tecnologia occorrerà attendere ancora qualche anno.
Alfonso Maruccia