Google ha un nuovo esperimento in cantiere, e si chiama “Daily Listen“. Si tratta di una sorta di podcast personalizzato, generato dall’intelligenza artificiale, che si basa sugli interessi e sui contenuti che si seguono su Discover e nella Ricerca.
Google lancia “Daily Listen”: il proprio podcast personale basato su Discover
L’idea è semplice: Google sa cosa ci piace e cosa ci incuriosisce, grazie ai dati che raccoglie su di noi. Perché non usare queste informazioni per creare un episodio audio di 5 minuti circa, che aggiorni sulle storie e i temi che più ci appassionano?
Daily Listen apparirà nella sezione “Spazio” sotto la barra di ricerca nell’app Google per Android e iOS. Basterà toccare la scheda “Daily Listen”, etichettata con la data e la dicitura “Fatto per te”, per avviare il player a schermo intero.
Il podcast personalizzato, contrassegnato dal logo scintillante di Gemini, mostra una trascrizione testuale al posto della classica copertina. D’altronde, si tratta di un esperimento di AI generativa, e Google ci tiene a ricordarlo, offrendo anche la possibilità di dare un feedback con pollice su o giù.
Il player include una barra di scorrimento con le varie sezioni dell’episodio, oltre ai controlli per play/pausa, riavvolgimento di 10 secondi, passaggio alla storia successiva, velocità di riproduzione e muto (se preferisci leggere la trascrizione).
In fondo allo schermo, puoi scorrere le “Storie correlate” a ogni sezione, con la possibilità di “Cerca di più” e di valutare il tuo interesse con pollice su o giù. Mentre navighi, un player ridotto rimane ancorato in cima allo schermo.
Gli utenti Android e iOS negli Stati Uniti possono abilitare Daily Listen in Search Labs dall’angolo in alto a sinistra dell’app Google. L’esperimento sta iniziando a essere distribuito da oggi, ma ci vorrà un giorno perché appaia il primo episodio.
I timori per la privacy
L’idea di avere un podcast quotidiano confezionato apposta per noi sulla base dei nostri interessi è senza dubbio intrigante. Poter ascoltare, in pochi minuti, una sintesi delle notizie e dei temi che più ci appassionano, senza doverli cercare noi, è un bel vantaggio in termini di comodità e risparmio di tempo.
D’altra parte, non si può non pensare alle implicazioni in termini di privacy e profilazione. Google sa già tanto di noi, forse troppo. Affidargli anche la selezione e la creazione dei contenuti che consumiamo quotidianamente è un ulteriore passo verso una dipendenza quasi totale dall’azienda di Mountain View.