Da una parte Susan Wojcicki, CEO di YouTube; dall’altra i creator, anime pulsanti delle produzioni per la piattaforma. Nel messo un ventaglio di opportunità e di interessi comuni, sui quali costruire un rapporto quanto più proficuo nell’interesse tanto di Alphabet, quanto dei produttori di video, quanto ancora di inserzionisti e utenti.
La prima lettera di Susan Wojcicki ai creator
Nasce su questo canale di scambio e dialogo la lettera con cui Susan Wojcicki ha fatto il punto sulle attività del 2021 e messo sul piatto le ambizioni per il 2022, lasciando intendere ai Creator come il gruppo sia fortemente impegnato a mettere a disposizione il meglio degli strumenti di monetizzazione disponibili.
Nella lettera si ricorda anzitutto come i canali in grado di monetizzare più di 10 mila dollari annui sono cresciuti del 40% in un anno: questa cifra non afferma soltanto la buona salute della piattaforma, ma anche l’impegno a rendere più democratiche le possibilità di guadagno e sostentamento. Nel solo 2020, secondo i dati della Oxford Economics, sarebbero ben 800 mila i posti di lavoro creatisi attorno ai video di YouTube tra USA, Giappone, Corea del Sud, Canada, Brasile, Australia e Unione Europea.
Il tentativo ora è quello di differenziare le fonti di introito per renderle sempre più percorribili, affrontando anche la sfida degli NFT che potrebbero meglio consolidare i rapporti tra i Creator e le loro singole community.
Quando ho iniziato a lavorare per YouTube, c’era solo un modo per guadagnare sulla piattaforma: gli annunci pubblicitari. Negli anni abbiamo lavorato per espandere le opportunità a disposizione dei creator per entrare in contatto con il loro pubblico. Ora i creator possono contare su ben 10 modi per guadagnare su YouTube! Ed è evidente che i creator di tutto il mondo beneficiano di queste opportunità diversificate. Una quantità sempre crescente di creator guadagna dai nostri prodotti non relazionati agli annunci, come Super Chat e Abbonamenti al canale. L’anno scorso, gli abbonamenti al canale di YouTube e i prodotti digitali a pagamento sono stati acquistati o rinnovati oltre 110 milioni di volte. Gli effetti di questa crescita sono tangibili in tutto il mondo. Ad esempio, il mese scorso, i canali YouTube in Corea del Sud hanno visto crescere i guadagni derivati dagli abbonamenti di oltre il 50% rispetto a dicembre 2020.
Nuove funzioni, inoltre, andranno a caratterizzare la professionalizzazione delle produzioni, quale ad esempio un pre-check dei video per la verifica di possibili violazioni di copyright. Sul successo degli Short, inoltre, è eretto il principale argine difensivo rispetto a noti social network che attirano le generazioni più giovani. I successi su questo fronte hanno portato già risultati concreti ad ambo le parti (e ben 5 triliardi di visualizzazioni):
stiamo offrendo ai creator modi per guadagnare su Shorts tramite il Fondo di Shorts, ora disponibile in più di 100 paesi. Il Fondo di Shorts aiuta i nuovi creator: oltre il 40% dei creator che hanno ricevuto un pagamento dal Fondo l’anno scorso non facevano parte del Programma Partner di YouTube.
La lettera promette inclusività e sostenibilità, protezione per la community e continui investimenti per rendere il canale YouTube un “luogo” nel quale incontrare opportunità da sviscerare un video dopo l’altro. Questo, del resto, è il terreno comune sul quale la piattaforma deve dialogare con i suoi creator: quello delle opportunità, del guadagno, dell’interesse condiviso. La pressione di Meta e TikTok è inevitabilmente forte, ma YouTube ha saputo reinventarsi e nel televisore ha incontrato il suo nuovo alleato: ora bisogna consolidare la community.
Molto è stato fatto e molto può ancora essere creato. YouTube intende mettere sul piatto nuove opportunità, tocca ai creator coglierle e colorarle con la propria fantasia.