L’uso dei nanocosi della nanotecnologia, ormai, è piuttosto diffuso . Ma c’è chi vuole indagare nuove frontiere: il professor Nicola Pugno del Politecnico di Torino ha calcolato quanti nanotubi sarebbero necessari per sorreggere una persona e ha studiato come “assemblarli”.
Il calcolo, di cui si parla già da qualche tempo, è perfettamente riuscito . Le cifre che ne derivano confermano le ipotesi e sono sbalorditive: una nanocorda in grado di sorreggere un uomo avrebbe il diametro di appena un centimetro e peserebbe solo 10 milligrammi per ogni chilometro . Ma c’è di più, molto di più : secondo l’ipotesi dello scienziato, è realizzabile una struttura di nanotubi distanti, anche se soltanto 5 micrométri uno dall’altro, che risulterebbe assolutamente invisibile .
Infatti, spiega il NewScientist , un nanotubo normalmente è già invisibile, perchè più piccolo della lunghezza d’onda della luce . Dunque, se più nanotubi restano separati da uno spazio anche minimo, una risultante struttura ad esempio reticolare resterebbe comunque attraversabile dalla lunghezza d’onda della luce, che di conseguenza la lascerebbe invisibile .
Una rivoluzione nella vita degli acrobati? Non si può non pensare ad altre applicazioni. Se tutto funzionasse come previsto e dovessero essere realizzate le nanocorde , si potrebbe disporre di nuovi tipi di super-funi magari più compatte (e quindi visibili) ma super-forti, super-sottili e super-leggere, in grado di sostenere carichi finora fantascientifici.
Marco Valerio Principato