Danimarca, una giuria per lo sharing

Danimarca, una giuria per lo sharing

Si vuole istituire un'autorità che prenda in esame e giudichi i casi di condivisione di contenuti online. Ardono le trattative tra ISP e industria dei contenuti
Si vuole istituire un'autorità che prenda in esame e giudichi i casi di condivisione di contenuti online. Ardono le trattative tra ISP e industria dei contenuti

La Danimarca vorrebbe istituire un’autorità indipendente che sappia dirimere le dispute che vedono contrapposti i detentori dei diritti e i cittadini della rete che violino il diritto d’autore, un’istituzione che sappia sanare i contenziosi nei quali si scontrano i gestori di piattaforme di sharing e gli attori dell’industria dei contenuti che si sentano colpiti nel vivo dalle attività degli utenti.

L’obiettivo sarà quello di risolvere nel più breve tempo possibile tutte le controversie che nascessero in rete: solo un’autorità composta da membri esperti e avvezzi a trattare con l’online potrebbe venire a capo di questioni che impegnano per tempi lunghissimi l’ordinaria autorità giudiziaria.

Le negoziazioni dalle quali dovrebbe sfociare l’autorità che si occuperà di contrastare la pirateria online fermentano: i provider e l’industria dei contenuti stanno tentando di difendere ciascuno le proprie istanze nel determinare i compiti e le competenze dell’istituzione. Gli uni vorrebbero scrollarsi di dosso la responsabilità di identificare cittadini della rete stanati dall’industria, l’onere di agire come boia nei confronti dei propri utenti. Gli altri vorrebbero che i fornitori di connettività si adoperassero più attivamente per sventare le minacce che netizen e piattaforme di sharing tendono al mercato tradizionale.

Ad arbitrare la disputa, ITEK , la federazione che raccoglie le aziende del settore ICT. John Kristensen, portavoce di ITEK, ha spiegato che la trattativa potrebbe protrarsi oltre l’estate. Giungere a una soluzione di comune accordo sarà fondamentale per entrambi i versanti dell’industria: “se i diritti non vengono fatti rispettare – ha chiarito Kristensen – non si potranno creare contenuti davvero buoni, e se non ci saranno dei contenuti interessanti la diffusione di Internet non procederà ai ritmi che ci si aspetta”. ( G.B. )

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Pubblicato il
12 giu 2009
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