La Sezione Financial Cybercrime del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ha annunciato i risultati raggiunti al termine di una lunga attività di monitoraggio, prevenzione e repressione, durata circa tre mesi, che ha messo sotto la lente d’ingrandimento il fenomeno del carding sul Dark Web ovvero la circolazione dei codici relativi alle carte di credito rubate.
Italia leader per il contrasto al carding nel Dark Web
Oltre 200.000 quelli scovati nei meandri dei forum presi in esame e quasi 50.000 (per la precisione 49.761) le tessere bloccate, così da evitare ai legittimi intestatari truffe e lunghe procedure, non sempre a buon fine, nel tentativo di recuperare il maltolto.
La maggior parte delle carte in questione è stata oggetto di operazioni di phishing, traendo in inganno le vittime e portandole a fornire le informazioni che i criminali impiegano poi con finalità malevole.
L’operazione è stata condotta con l’aiuto del team di investigazioni di Group-IB, partner tecnologico di Europol, fornendo tempestive segnalazioni alle realtà che gestiscono i circuiti di pagamento, così da evitare che i raggiri potessero andare a buon fine. Ecco quanto si legge nel comunicato.
Per il 2021, l’Italia è il paese leader in Europa del contrasto al carding nel Dark Web, nell’ambito dell’azione europea ad alto impatto, denominata Carding Action, nella quale viene supportata da Regno Unito, AP TERMINAL e JCAT-EC3 di Europol ed Eurojust.
Identificati inoltre 12 venditori di diverse nazionalità, grazie all’analisi delle transazioni eseguite in criptovaluta a favore di chi propone i codici. Sono considerati tra i maggiori protagonisti di questo mercato nero, dovranno rispondere delle loro azioni di fronte alle autorità dei paesi di appartenenza.