Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il Data Act che disciplina la condivisione dei dati generati dall’uso di prodotti connessi e servizi correlati. La legge, proposta dalla Commissione europea il 23 febbraio 2022, consente anche agli utenti di accedere ai dati. Ora è attesa la ratifica da parte del Consiglio.
Accesso e utilizzo dei dati
Parlamento e Consiglio avevano raggiunto un accordo provvisorio a fine giugno. I deputati hanno ora approvato la legge a maggioranza (481 a favore, 31 contrari e 71 astensioni). L’obiettivo del Data Act è permettere la libera circolazione dei dati non personali all’interno dell’Unione europea.
I dati generati dai prodotti connessi (che non contengono informazioni degli utenti) sono accessibili a pochi soggetti, in particolare alle aziende che realizzano i dispositivi. Grazie alla condivisione dei dati sarà ad esempio possibile risparmiare sulla riparazione dell’automobile rispetto ai costi della casa madre. In generale, l’accesso ai dati da parte di terzi consentirà di scegliere un servizio post-vendita più economico.
In circostanze eccezionali o di emergenza (inondazioni, incendi e simili), gli enti pubblici potranno accedere e utilizzare i dati in possesso del settore privato. La nuova legge dovrebbe anche facilitare il passaggio da un fornitore di servizi cloud all’altro.
Il Parlamento ha aggiunto una definizione più chiara di segreto commerciale per evitare trasferimenti illegali di dati verso paesi con normative più deboli e per evitare che i concorrenti possano sfruttare l’accesso ai dati per decodificare servizi o dispositivi.
Come detto, ora servirà l’approvazione da parte del Consiglio. La legge “gemella”, denominata Governance Act, è stata già approvata in via definitiva.