Le rivelazioni dalla rivista tedesca Der Spiegel , sulla telefonata del cancelliere Angela Merkel alla Casa Bianca di Washington. Da anni, l’intelligence statunitense avrebbe intercettato le comunicazioni private del primo ministro a Berlino , tenendo sotto controllo il suo dispositivo mobile personale nell’esteso programma di sorveglianza digitale adottato dalla National Security Agency (NSA).
Rappresentato da un suo portavoce, il cancelliere federale ha chiesto chiarimenti al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha immediatamente smentito qualsiasi forma di intercettazione a mezzo telefonico nei confronti di Merkel. “Sarebbe una grave violazione dei nostri rapporti di fiducia – ha spiegato il portavoce tedesco – Pratiche di questo tipo dovrebbero essere immediatamente interrotte”.
Da un’analisi condotta dall’agenzia teutonica Federal Intelligence Service (BND), il governo di Berlino sembra invece sufficientemente convinto della plausibilità delle operazioni di tecnocontrollo da parte di Washington. Nella sua telefonata alla Casa Bianca, Merkel ha chiesto al governo USA di consegnare tutti i dettagli sul programma PRISM relativo agli utenti tedeschi .
Dopo il polverone sollevato da Le Monde sulle intercettazioni in Francia , il governo italiano ha ribadito la necessità di verifica delle eventuali attività di violazione della privacy a danno degli utenti tricolore. Il premier Enrico Letta ha incontrato il Segretario di Stato John Kerry trovando un atteggiamento cooperativo.
A livello europeo, i sospetti verso le attività di PRISM si diffondono con le indiscrezioni lanciate dal grande quotidiano spagnolo El Pais , in contatto con l’intelligence iberica per la presunta intercettazione di milioni di telefonate, SMS e messaggi di posta elettronica. Il governo spagnolo ha intenzione di chiedere chiarimenti agli Stati Uniti, per il rastrellamento di massa dei metadati – dalla durata delle chiamate all’elenco di mittenti e destinatari – relativi alle comunicazioni private dei suoi cittadini.
Con 280 voti favorevoli e 254 contrari, il Parlamento Europeo ha stabilito la sospensione dell’accordo con gli Stati Uniti per la condivisione di dati nel Terrorist Finance Tracking Program ( TFTP ). In questo modo, il Tesoro USA non avrà più accesso agli archivi europei di SWIFT , che tengono traccia delle transazioni bancarie a livello internazionale.
Negli Stati Uniti, invece, una coalizione di giornalisti, attivisti e membri dello show business – dal regista Oliver Stone all’attore John Cusack – ha avviato la campagna Stop Watching Us per chiedere al governo federale di bloccare immediatamente la raccolta di dati nel rispetto della privacy di quei cittadini non affatto coinvolti in attività sospette. Con il supporto di Electronic Frontier Foundation (EFF), i protagonisti del video di protesta hanno messo a confronto la gestione di NSA con lo scandalo Watergate e i crimini commessi dall’amministrazione di Richard Nixon.
Sul fronte delle diefse che il cittadino può scegliere di imbracciare, invece, in un lungo e dettagliato articolo pubblicato dalla testata specializzata TorrentFreak , numerosi provider di servizi VPN (Virtual Private Network) hanno spiegato il livello di sicurezza delle connessioni anonime, mai capaci di garantire il 100 per cento di tutela nei casi di cifratura delle informazioni trasmesse . Il servizio VPN CryptoSeal Privacy, dopo il caso Lavabit , ha preferito chiudere piuttosto che rischiare di dover consegnare le sue chiavi di cifratura all’intelligence a stelle e strisce.
Mauro Vecchio