Stando ai nuovi documenti riservati forniti da Edward Snowden e visionati dai reporter di The Intercept , uno dei sofisticati tool a disposizione delle spie della americana NSA e della britannica GCHQ permette di trascrivere grandi quantità di comunicazioni vocali in dati testuali in cui poter effettuare facilmente ricerche per argomenti e keyword.
Che NSA e GCHQ siano in grado di “ascoltare” le chiamate vocali del mondo intero è un fatto oramai acquisito, il fatto che tali comunicazioni vengano salvate velocemente e automaticamente in formato testuale lo è un po’ meno: da un memorandum di GCHQ fornito da Snowden e risalente al 2008, si evince che l’agenzia britannica adoperava la tecnologia di conversione già da 5 anni mentre NSA se ne serviva da almeno 10 anni.
Il sistema di riconoscimento vocale degli spioni anglo-americani era inizialmente costruito intorno allo storico software DragonDictate, poi abbandonato in favore di Byblos, a sua volta sostituito da un software “fatto in casa” noto come RHINEHART.
Il problema principale dei software commerciali, rivelano i documenti di Snowden, era il limitato supporto linguistico ai soli idiomi inglese e spagnolo: a NSA e agli alleati britannici serviva invece un tool capace di convertire chiamate, ma anche servizi giornalistici da lingue straniere note e meno note come farsi e pashtu.
In un altro memo, riconducibile questa volta ad NSA e risalente al 2006, l’intelligence USA parlava dell’arrivo di un’autentica “età dell’oro per le Human Language Technology (HLT)” con computer “potenti ed economici”, “algoritmi avanzati” e network ad alta velocità combinabili per rivoluzionare questo tipo di operazioni.
Il risultato della venuta di questa età dell’oro, rivelano i documenti di Snowden, consiste in una infrastruttura capace di processare “un milione di frammenti i conversazioni al giorno” e di rendere disponibile un database testuale in cui poter cercare facilmente termini interessanti.
Quel database testuale esiste e viene correntemente usato nel corso delle missioni di intelligence all’estero opportunamente approvate da chi di dovere, conferma una portavoce delle autorità USA: NSA va naturalmente alla caccia solo dei cattivi, dice ancora la portavoce, vale a dire di terroristi, trafficanti di esseri umani, cyber-criminali e via elencando.
Alfonso Maruccia