Dazi per auto elettriche cinesi in vigore da oggi

Dazi per auto elettriche cinesi in vigore da oggi

La Commissione europea ha comunicato i dazi compensativi in vigore da oggi a carico dei produttori che esportano veicoli elettrici dalla Cina.
Dazi per auto elettriche cinesi in vigore da oggi
La Commissione europea ha comunicato i dazi compensativi in vigore da oggi a carico dei produttori che esportano veicoli elettrici dalla Cina.

Ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il regolamento della Commissione che stabilisce i dazi definitivi sulle importazioni dei veicoli elettrici dalla Cina. I dazi sono quindi in vigore da oggi. Si chiude pertanto l’indagine avviata oltre un anno fa. Continueranno però i colloqui tra le parte per trovare soluzioni alternative.

Tesla ottiene uno sconto

La Commissione europea aveva avviato un’indagine il 4 ottobre 2023 sulle sovvenzioni ricevute in Cina dai produttori di veicoli elettrici. Tali sussidi statali sono stati considerati sleali, in quanto danneggiano negativamente l’industria automobilistica europea.

Dato che gli aiuti di Stato comportano una riduzione dei prezzi finali e quindi un aumento delle importazioni, la Commissione europea ha deciso di imporre dazi compensativi che si aggiungono a quello standard del 10%. Al termine dell’indagine e tenendo conto dei commenti ricevuti, questi sono i dazi per tre produttori cinesi:

  • BYD: 17%
  • Geely: 18,8%
  • SAIC: 35,3%

In seguito ad una valutazione singola, l’aliquota fissata per Tesla è 7,8%. Altri produttori che hanno collaborato all’indagine pagheranno un dazio del 20,7%. Chi non ha collaborato dovrà pagare il 35,3%. Questi dazi saranno in vigore da oggi e per i prossimi cinque anni.

La Commissione europea monitorerà l’efficacia delle misure ed eventuali tentativi di aggirare il pagamento dei dazi. Ogni produttore esportatore che ha collaborato ed è soggetto al dazio o che è un nuovo esportatore ha il diritto di richiedere una revisione accelerata per stabilire un’aliquota di dazio individuale.

Gli importatori possono richiedere un rimborso, se ritengono che il loro produttore esportatore non abbia ricevuto una sovvenzione, ma la richiesta deve essere debitamente comprovata e supportata dalle prove.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
30 ott 2024
Link copiato negli appunti