L’indagine è ancora in corso, ma la Commissione europea ha già deciso di imporre nuovi dazi alle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina. L’obiettivo è eliminare il vantaggio competitivo dei produttori cinesi sui produttori europei ottenuto attraverso sussidi statali considerati sleali. È molto probabile l’inizio di una guerra commerciale che può estendersi ad altri settori.
Dazi fino a quasi il 50% del costo
In base ad un recente studio di Rhodium, i veicoli elettrici cinesi rappresentano circa il 37% delle importazioni. Grazie ai sussidi statali possono applicare prezzi di vendita molto bassi. Secondo la Commissione europea, che ha avviato un’indagine il 4 ottobre 2023, si tratta di concorrenza sleale.
Attualmente è previsto un dazio del 10% sulle importazioni. La Commissione ha proposto dazi aggiunti per tre produttori cinesi: BYD (17,4%), Geely (20%) e SAC (38,1%). L’effettiva applicazione avverrà a partire dal 4 luglio, se non verrà raggiunto un accordo con le autorità cinesi. Ad altri produttori che hanno collaborato durante l’indagine verrà imposto un dazio medio del 21%. I produttori che non hanno collaborato saranno soggetti ad un dazio del 38,1%.
I dazi sono tuttavia provvisori. Le misure definitive verranno stabilite entro i 4 mesi successivi. Tesla ha chiesto alla Commissione di conoscere il dazio definitivo nel minor tempo possibile. Tutte le parti interessate possono inviare commenti e ricevere informazioni sul calcolo del dazio.
Italia, Francia e Spagna hanno espresso soddisfazione per l’iniziativa, mentre Germania, Svezia e Ungheria ipotizzano l’inizio di una guerra commerciale che avrà conseguenze negative per il mercato. Il governo cinese ha già annunciato contromisure contro il protezionismo dell’Unione europea. Negli Stati Uniti i dazi sono aumentati dal 25% al 100%.
Aggiornamento: Tesla ha inserito un avviso nella pagina della Model 3 per comunicare il possibile aumento dei prezzi a causa dei dazi (se confermati) dal 1 luglio.