Come anticipato a Ferragosto, il Codacons ha presentato una denuncia contro DAZN alle Procure di Roma e Milano per i disservizi registrati durante la prima giornata del campionato di Serie A. L’associazione dei consumatori chiede l’annullamento del contratto e l’abbonamento gratuito per un anno agli utenti. La società inglese non ha ancora comunicato le modalità di rimborso.
Disservizi DAZN: le richieste del Codacons
In seguito ai disservizi del 13 e 14 agosto, che hanno impedito a numerosi utenti di accedere all’app, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha chiesto a DAZN di provvedere immediatamente al rimborso (25% dell’abbonamento mensile), adottando però una procedura più semplice di quella prevista dalla delibera 17/22/CONS. La società inglese ha promesso di comunicare le modalità in tempi brevi, ma il Codacons ritiene insufficiente l’indennizzo.
Sebbene l’emittente abbia sin da subito fatto sapere di essere pronta a rimborsare gli utenti, un eventuale rimborso non solo sarebbe insufficiente ma evidenzierebbe con tutta evidenza l’inefficacia e l’inadeguatezza del servizio. Ad oggi, tanto la Lega Nazionale Professionisti quanto l’AGCOM non possono non prendere in considerazione le denunce degli utenti (che hanno sommerso i social network) quale segno di indignazione che ha raggiunto livelli altissimi, specialmente alla luce dei costi (per nulla ridotti) degli abbonamenti televisivi proposti dalla piattaforma. La Lega Calcio sembrerebbe aver permesso che la fiducia dei tifosi italiani venisse tradita una volta di più, e DAZN ha dimostrato di non essere all’altezza del servizio, come già evidente lo scorso anno.
Secondo l’associazione, DAZN ha violato gli articoli 340 e 640 del codice penale che puniscono i reati di interruzione di pubblico servizio e truffa.
Il Codacons ha chiesto quindi a DAZN di non riscuotere gli abbonamenti mensili finché non verranno risolti definitivamente i problemi tecnici e offerto agli utenti un abbonamento gratuito per un anno, come risarcimento per i danni subiti.
La Lega Serie A dovrebbe inoltre valutare se sussistono i presupposti per revocare il contratto sottoscritto con DAZN (ai sensi dell’articolo 650 del codice penale), se al termine della seconda giornata di Serie A si verificheranno ulteriori disservizi (anche di breve durata) che impediranno agli utenti la visione delle partite.