Il Calcio della Serie A è passato in mano a DAZN per il prossimo triennio. Si tratta di una svolta per molti versi epocale, poiché per la prima volta i diritti sportivi più importanti del nostro Paese saranno appannaggio di una entità extra-televisiva. Ciò non significa che non si potranno vedere le partite in televisore, né che occorrerà giocoforza passare per la banda ultralarga: le possibilità sono variegare e gli accordi con i principali attori del calcio televisivo faranno valere i propri strumenti. Ma che le cose siano cambiate è del tutto evidente e DAZN si candida a traghettare la Serie A verso questa nuova dimensione.
La Serie A va su DAZN
La decisione sarebbe stata presa a grande maggioranza dalla Lega Serie A, dove a schierarsi contro DAZN ci sarebbero state soltanto Genoa, Crotone, Sampdoria e Sassuolo: le altre squadre avrebbero votato a favore dell’offerta del gruppo. La conseguenza, dal punto di vista del tifoso, sta nel fatto che DAZN diventa il nuovo referente centrale per vedere le partite di calcio del prossimo campionato 2021/22, avendo a disposizione ogni singola partita del weekend sportivo. Sulle 10 partite, 7 saranno gestite in esclusiva e le altre 3 senza esclusiva, garantendo alla Lega Calcio un introito da 840 milioni di euro a stagione.
Il pacchetto restante (le tre partite prive di esclusiva) non è ancora stato assegnato e Sky resta chiaramente l’interlocutore privilegiato. Dati i rapporti privilegiati tra DAZN e Sky già nella stagione che va a concludersi, v’è da immaginare un rimescolamento delle carte che porterà a nuove offerte sui pacchetti tv dell’emittente, nonché sulle offerte congiunte tramite Sky Q.
Nello stesso anno, dunque, la rete entra pesantemente nel calcio tramite due attori privilegiati: DAZN per quanto concernente il campionato e Amazon per quanto afferente le coppe europee. In entrambi i casi si potranno vedere le partite tramite app (smartphone, tablet, pc o smart tv), aumentando in modo sostanziale l’appetibilità delle offerte di banda ultralarga che permetteranno streaming di qualità per cogliere tutte le sfumature che ormai il satellite offriva generosamente in definizione 4K.
A partire dalla giornata di lunedì l’intero ventaglio dei pacchetti sarà assegnato e sarà chiaro quanto valgono i diritti tv della Serie A (si andrà oltre i 900 milioni di euro). Gran parte di questo budget arriverà da un servizio che fino a pochi anni fa nemmeno esisteva nel nostro Paese, la cui tecnologia ha esordito con non pochi grattacapi tecnici, ma che ora è già in grado di far proprio il boccone più importante. Imprimendo una incredibile accelerazione in termini di innovazione dell’offerta.