A partire dal 20 novembre DAZN farà un importante salto di qualità portando a 1080p la definizione delle immagini dei propri streaming. Nel giro di pochi mesi, insomma, si passa dai conclamati problemi di inizio stagione a quella che sarebbe una importante mano tesa nei confronti dei clienti che intendono seguire al meglio la propria squadra del cuore.
Inizia un nuovo campionato, insomma: chi vuole salire a bordo ha le nuove card di ricarica scontate a disposizione (tre e sei mesi), per tutti gli altri non resta che aspettare lo switch.
DAZN, ora il Full HD
A confermare lo switch al Full HD (già preannunciato nelle settimane scorse) è Veronica DiQuattro, CEO DAZN Italia, la quale ai microfoni de La Stampa enuncia anche importanti investimenti effettuati a livello infrastrutturale:
Abbiamo distribuito sul territorio italiano circa 42 Dazn Edge, le cache che gestiscono il traffico di Dazn, per un investimento di 3 milioni a stagione. Poi c’è il lavoro sulle cinque global Cdn, quello con le telco e con il nostro partner Tim per l’implementazione del multicast. Sono 10 milioni investiti nelle infrastrutture, un patrimonio per il Paese e non solo per noi. Dal 20 novembre poi avremo il Full HD, con particolare attenzione per le smart tv, i grandi schermi dove c’è più bisogno di alzare la qualità.
Al cospetto di nuove risorse per la gestione del traffico, DAZN ritiene siano ormai archiviati i problemi del passato: la sfida alla Full HD è dunque inevitabilmente lo step successivo. Se gli intoppi sono stati tanti, al tempo stesso c’è in ballo una maggior libertà di visione che l’utenza italiana sta dimostrando di cogliere con sempre maggior incisività: un utente su cinque ormai guarda le partite dal proprio smartphone.
DAZN, insomma, ritiene che molto si debba ancora fare per recuperare il rapporto con parte della popolazione, ma che al tempo stesso siano molti i vantaggi già metabolizzati da un’utenza che rimane in crescita:
La situazione oggi è molto migliorata. Non ci siamo mai nascosti: sapevamo che all’inizio ci sarebbe stato bisogno di un assestamento, fisiologico quando si propone un cambiamento tecnologico radicale. Tra l’altro senza guidarlo del tutto, perché ovviamente per uno streaming adeguato c’è bisogno anche dei servizi di altri stakeholder. E della collaborazione degli utenti: anche quando hanno buone competenze tecnologiche, capita che non si accorgano che il problema magari è che hanno una connessione troppo debole, nonostante la banda larga sia disponibile. Ecco perché spesso serve un’assistenza capillare. Ma, ripeto, la situazione è molto migliorata e siamo soddisfatti.
Full HD come nuova base di partenza, nuovi format e nuovi linguaggio per catturare nuova utenza, quindi il punto sugli investimenti pubblicitari per continuare ad attrarre inserzionisti attorno al “campionato più bello del mondo”. DAZN è qui per rimanere, del resto: i diritti sono acquisiti per un triennio e questo impone investimenti immediati che potranno essere monetizzati per un periodo di sufficiente durata. Conquistata la Serie A, ora DAZN deve conquistare gli utenti: dal 20 novembre avrà un’arma in più.