I diritti TV della Serie A torneranno i protagonisti della gara tra DAZN e Sky Italia. Se lo scorso febbraio si parlava ancora della possibile suddivisione tra DAZN e Sky per gli anni tra 2024 e 2027, la situazione potrebbe rivelarsi diversa al momento dell’asta. A parlarne è stato lo stesso CEO di DAZN, Stefano Azzi, nelle pagine de Il Sole 24 Ore, dove ha dichiarato che la società è “pronta a giocare la partita”.
DAZN contro Sky, chi si aggiudicherà i diritti della Serie A?
A un anno dalla sua entrata alla guida di DAZN, Stefano Azzi ha affermato che la società sta vivendo un processo di cambiamento tra sostenibilità finanziaria, investimenti in nuove tecnologie e maggiore cura per i clienti con il nuovo customer care. Nonostante la perdita a livello globale che ammonta a circa 2,17 miliardi di euro, il gruppo ha visto un aumento vertiginoso dei ricavi e, con una certa rapidità, si sta rivelando il leader europeo dello sport in streaming, complice l’acquisizione di Eleven Group per aggiudicarsi i diritti di basket, Serie C e altri contenuti sportivi di vario genere.
I disservizi hanno certamente minato la reputazione di DAZN ma, come dichiara Azzi, si tratta di casi fortunatamente ridotti e tutti rimborsati proattivamente. L’interesse per la Serie A e per la tutela dei clienti, dunque, è evidente anche in casa DAZN, ma serve un rilancio sull’experience. Su quest’ultima, l’azienda punterà le sue fiches nel momento in cui si sarà aggiudicata i diritti voluti anche per i prossimi anni.
La battaglia con Sky Italia non sarà indifferente, ma anche la lotta alla pirateria: “Il fenomeno va combattuto con la massima urgenza e in questo mi unisco al grido di dolore dell’ad della Serie A, Luigi De Siervo. Ne va della sostenibilità del sistema”. Dopo il via libera al disegno di legge contro pezzotto e IPTV, ormai i tempi sembrano davvero contati per le trasmissioni illegali dei match della Serie A e non solo.