Si chiama Sports Piracy Task Force la nuova realtà costituita da ACE (Alliance for Creativity and Entertainment) con l’obiettivo dichiarato di contrastare il fenomeno della pirateria nell’ambito degli eventi sportivi: un gruppo appena nato, ma che già può contare sul supporto di un big come DAZN. La piattaforma entra infatti a far parte della coalizione
Lotta alla pirateria: la coalizione ACE accoglie DAZN
Il problema è stato, di recente, anche al centro di un’accesa discussione nel nostro paese, in relazione alle pretese avanzate dalla Lega Serie A alle telco per quanto riguarda il contrasto alla trasmissione non autorizzata delle partite.
La volontà della Sports Piracy Task Force è quella di adottare un approccio coordinato, coinvolgendo forze dell’ordine e altri partner, al fine di individuare e assicurare alla giustizia i responsabili dello streaming illegale, interrompendone l’attività nell’immediato. Queste le parole attribuite a Shay Segev, CEO di DAZN Group.
Il furto di proprietà intellettuale dei contenuti sportivi è un problema del settore con un impatto negativo sugli sport e sui loro appassionati, necessita uno sforzo globale e concertato per essere affrontato in modo significativo. ACE è la casa naturale della Sports Piracy Task Force, considerando il suo passato, la reputazione e l’esperienza nel fornire programmi di azione efficaci.
DAZN si unisce così a una coalizione che già conta, tra i propri membri, realtà del calibro di Amazon, Apple, BBC, Comcast, Discovery, Disney, Fox, HBO, Hulu, MGM, NBC Universal, Netflix, Paramount, Sky e Warner Bros. Sono in totale 53 dalla fondazione risalente al 2017.
Qual è l’impatto della pirateria a livello economico? Stando ai numeri riportati da ACE sul proprio sito ufficiale, il fenomeno ogni anno causa perdite per 29,2 miliardi di dollari e causando la distruzione di oltre 230.000 posti di lavoro. L’azione di contrasto porta, ogni giorno, alla chiusura di circa 2.500 portali illegali.