Nell’operazione Italian Black Out , gli agenti della Guardia di Finanza di Cagliari hanno eseguito un provvedimento di sequestro ordinato dalla locale Procura della Repubblica per il blocco di tutti gli accessi dall’Italia al sito di file sharing DDLHITS , considerato dagli inquirenti come “la più grande piattaforma italiana del falso multimediale”.
Con l’ausilio tecnico del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma, le Fiamme Gialle del capoluogo sardo hanno inibito l’accesso agli internauti tricolore, sequestrando il dominio ddlhits.com, che permetteva lo scaricamento di musica, film e software . Nella ricostruzione offerta dagli inquirenti sardi, DDLHITS avrebbe beneficiato di un vistoso aumento nel flusso di traffico dopo la chiusura del portale BitTorrent KAT .
“In poco tempo il nuovo portale aveva raggiunto dimensioni tali da attirarsi le simpatie di un pubblico prevalentemente italiano (oltre il 92 per cento di utenti) – si legge in un sintetico comunicato stampa diramato dai finanzieri di Cagliari – permettendogli di assumere la posizione di leader nazionale nello specifico settore con oltre 118mila accessi unici giornalieri e un guadagno approssimativo di oltre 900 dollari al giorno”.
Con un server localizzato all’estero, il sito ddlhits.com era amministrato da un piccolo gruppo di cittadini italiani, segnalato all’autorità giudiziaria per violazione della normativa per la tutela del diritto d’autore. Nella crew di DDLHITS, un 29enne bresciano (il misterioso W.D.C.) e altri operatori residenti a Pordenone . Per accedere ai download sul portale, gli utenti tricolore dovevano ricorrere ad un rigido e creativo meccanismo ad inviti tramite posta elettronica.
Mauro Vecchio