Il 16 dicembre si erano manifestati su Twitter, sotto forma di spettro munito di berretto da Babbo Natale: perché attaccare i governi, se Microsoft e Sony, corporation multimilionarie che non investono nella tutela della sicurezza, si offrono come facili bersagli? Phantom Squad, collettivo che si dichiara non affiliato a Lizard Squad, ha minacciato di emularne le gesta festive promettendo DDoS capaci di rubare il Natale ai videogiocatori e di rovinarlo ai colossi del gaming.
Il primo servizio a cadere , in quello che il gruppo di guastatori ha sfoggato come un saggio della propria forza e delle proprie intenzioni bellicose, è Xbox Live: Microsoft ha rilevato dei problemi e ha promesso una pronta risoluzione. Risoluzione di cui la stessa Phantom Squad si assume la responsabilità, con la cessazione del bombardamento di traffico verso i server dedicati al servizio.
PlayStation Network risulta essere ancora immune dalle offensive, ma il gruppo, dall’account Twitter ora rimosso per violazione delle condizioni d’uso, ha confermato di voler dare seguito ai propri propositi, attaccando nel corso del giorno di Natale.
Lo scorso anno la crew Lizard Squad aveva goffamente sfruttato una rete di router domestici compromessi per abbattere i servizi videoludici di Microsoft per qualche ora e rendere inservibile PSN per un periodo più prolungato. Nei mesi successivi numerosi giovanissimi membri del gruppo sono stati fermati dalle forze dell’ordine.
Gaia Bottà