Linux non è più il solo kernel amato da Debian . Nella vita dello storico sistema operativo open source è recentemente entrato il kernel di FreeBSD , e da questo sodalizio è appena nata una nuova distribuzione chiamata kFreeBSD .
Sul sito del progetto, kFreeBSD viene descritto come “un port che consiste di uno spazio utente GNU che usa la libreria C GNU e un kernel FreeBSD sottostante, abbinati con il normale insieme di pacchetti Debian”. In buona sostanza, kFreeBSD è una distribuzione di Debian, seppure ancora incompleta, che utilizza il “cuore” di FreeBSD al posto di Linux.
Il piccolo team di sviluppo che si sta occupando di questo port afferma che il kernel di FreeBSD può fornire diversi vantaggi rispetto a quello di Linux, soprattutto in ambito server: ad esempio, il supporto alla Network Driver Interface Specification ( NDIS ) e, potenzialmente, al file system ZFS di Sun.
“Il kernel di FreeBSD potrebbe fornire supporto a componenti hardware che Linux non supporta, oppure fornire un supporto migliore (con meno bug)”, si legge sul sito della distribuzione. “Alcuni utenti sostengono che kFreeBSD offra migliori performance e/o stabilità (specialmente nell’area disco/filesystem)”.
Secondo gli sviluppatori, poi, FreeBSD sarebbe meno vulnerabile di Linux ad eventuali ritorsioni legali da parte di Microsoft o di altri giganti del closed source: di conseguenza, kFreeBSD potrebbe fornire una valida alternativa alla versione classica di Debian in caso di contenziosi legali relativi alle proprietà intellettuali.
Dal momento che, come tradizione, Debian utilizza esclusivamente software libero (a parte poche eccezioni), gli sviluppatori della nuova distribuzione affermano di aver “ripulito” il kernel di FreeBSD da ogni driver proprietario.
kFreeBSD può essere scaricato dai link forniti qui per architetture i386 e AMD64. Attualmente è ancora considerato “non stabile e sperimentale”, e manca di una localizzazione italiana.