Si chiama Dark Energy Camera (DECam), ed è progettata per esplorare gli enigmi legati all’esistenza della cosiddetta energia oscura . Osservata per la prima volta nel 1998, l’energia oscura è il nome dato alla forza ancora misteriosa che spinge l’attuale livello di espansione dell’universo.
La fotocamera DECam è stata installata a bordo del telescopio che per primo ha permesso di osservare gli effetti dell’energia oscura, il telescopio Victor M. Blanco presente presso l’osservatorio CTIO (Cerro Tololo Inter-American Observatory) in Cile.
Composta da 62 sensori CCD individuali, DECam è capace di “catturare” immagini con una risoluzione di ben 570 megapixel . Neanche a dirlo, diversamente dai sensori delle fotocamere per il mercato dell’elettronica di consumo, DECam è estremamente sensibile ai bassi livelli di luminosità e può scattare astro-istantanee sia in luce visibile che all’infrarosso.
La lente più ampia adottata da DECam ha un diametro di 98 cm, mentre il sistema di osservazione è già entrato in funzione con test di scatto compiuti nei giorni scorsi. Nel corso dei prossimi 5 anni, invece, il sistema di osservazione verrà impiegato per catturare immagini su circa un ottavo dell’intera porzione di universo visibile dalla Terra.
Parte del più ampio progetto “Dark Energy Survey”, DECam dovrebbe riuscire a catturare 4mila esplosioni di altrettante supernove permettendo così agli astrofisici di misurare l’accelerazione dell’espansione dell’universo con maggior precisione che in passato.
Alfonso Maruccia