Oltre 800 professori universitari, ricercatori ed esperti del settore, tra cui Yoshua Bengio (considerato uno dei “padrini” dell’intelligenza artificiale), hanno firmato una lettera aperta per chiedere una regolamentazione contro i deepfake che preveda pene severe per alcuni tipi di contenuti. L’IA generativa permette di ottenere facilmente immagini, audio e video da usare per scopi illeciti.
Regole per combattere i deepfake
Le immagini esplicite di Taylor Swift sono una delle prove più recenti di abuso della tecnologia. I tool di intelligenza artificiale generativa permettono anche di creare deepfake audio e video. Le stesse aziende che sviluppano i modelli cercano di bloccare la generazione di contenuti pericolosi, ma i cybercriminali trovano spesso il modo di aggirare le protezioni.
I firmatari (almeno sono oltre 830) sottolineano che i deepfake rappresentano un grave pericolo per la società, quindi i governi devono impedire la loro proliferazione attraverso nuove leggi (negli Stati Uniti è stato già proposto il Defiance Act). Tutti sono concordi nel considerare illegale la creazione di deepfake pornografici infantili. La maggioranza dei target dei deepfake video sono minori e donne.
Si dovrebbero stabilire sanzioni penali per chi crea o facilita la diffusione dei deepfake. I video e le immagini fake possono essere utilizzati anche per frodi e furto d’identità, oltre che per influenzare l’opinione pubblica con notizie false. Un gruppo di 20 aziende hanno sottoscritto recentemente un accordo per contrastare l’uso della tecnologia durante le elezioni.
I firmatari della lettera chiedono inoltre leggi per obbligare gli sviluppatori ad implementare misure più efficaci contro l’uso illecito dei loro tool. Google ha deciso di sospendere la generazione delle immagini di persone con Gemini, in quanto il chatbot forniva risultati piuttosto discutibili.